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Garantire l'applicazione della legge 194

Written by Sara Valmaggi.

Sara ValmaggiLa Regione intervenga per garantire la piena applicazione della legge 194 in Lombardia. Oggi anche il Consiglio d’Europa ha affermato, accogliendo un ricorso della Cgil, che le donne in Italia continuano a incontrare “notevoli difficoltà” nell’accedere ai servizi di interruzione di gravidanza, vedendosi così leso ogni giorno il proprio diritto alla salute, mentre i medici non obiettori subiscono discriminazioni. Purtroppo si tratta dell’ennesima conferma di un quadro sconfortante che in Lombardia conosciamo bene. Alla fine dello scorso anno abbiamo condotto un’indagine sull’attuazione della 194, chiedendo a ogni presidio della regione i dati relativi alla sua attuazione.
Dai dati è emerso che la percentuale dei ginecologi obiettori è del 69,4 %. In 7 ospedali lo è la totalità (Calcinate, Iseo, Gavardo, Oglio Po, Melzo, Broni-Stradella e Gallarate). In 12 ospedali la percentuale di obiezione è tra l’80% e il 99% (per esempio Fatebenefratelli e Niguarda di Milano) e solo in 8 strutture è inferiore al 50%. C’è una chiara pregiudiziale ideologica che non riesce a essere superata. Da parte nostra, chiediamo ancora una volta, come facciamo inascoltati, da anni, di attuare la legge 194 in tutte le sue parti, imponendo la mobilità del personale nelle strutture pubbliche e obbligando quelle private accreditate a garantire la possibilità di effettuare l’ivg. Chiediamo, infine al Governo e al Parlamento di attuare progetti capaci di garantire la presenza di personale non obiettore in tutti i presidi ospedalieri.

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