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Riforma sanitaria al palo, maggioranza in Regione inadeguata

Written by Carlo Borghetti.

Carlo BorghettiIl Pd non partecipa al voto che sancisce lo stralcio di tutti i titoli dal progetto di legge che doveva occuparsi dell'intera seconda parte della riforma della sanità (pdl 228 bis), fatti salvi il III e il VII, dedicati alla Salute Mentale e alla Medicina Veterinaria. Anzitutto da un punto di vista procedurale non ci stiamo all'ennesimo pasticcio di questa maggioranza: non si è mai visto che un emendamento rimandi i capitoli di una legge in discussione ad una legge che ancora non esiste (il cosiddetto presunto pdl 228 ter, semmai ci sarà). Ma soprattutto, nella sostanza, procedere per "spezzatini" non è un metodo utile a fare una buona riforma: ne va della sua organicità ed efficacia.
Avevamo dato tutta la nostra disponibilità a lavorare per fare bene e in fretta, ma non in questo modo. Anziché andare al voto in Aula ad aprile solo sulla Salute Mentale, proponiamo di lavorare sodo e andare in Aula entro luglio anche sugli altri temi fondamentali: rapporto Ospedale-Università, Farmacie, Terzo Settore e gli altri servizi di cui alla legge 33/2009. Non saremo complici di una riforma già mal scritta e dagli esiti sempre più incerti, che non si occupa dei bisogni dei lombardi in modo adeguato: Maroni e la sua maggioranza stanno mostrando una volta di più tutta la loro inadeguatezza e debolezza nel rivedere la sanità lombarda.

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