Commercio Equo-solidale, verso la legge
Questa settimana la Camera dei Deputati ha approvato a larghissima maggioranza (282 voti a favore e solo 4 contrari) la legge "Disposizioni per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale". Si tratta di un provvedimento importante che mira a definire e sostenere, dopo un'attesa decennale, un settore commerciale che ha una visione globale e giusta dello sviluppo.
La legge, la prima nazionale per questa materia, riconosce il significato e l'impegno di tantissime organizzazioni che promuovono la crescita equilibrata - senza sfruttamento - dei paesi del sud del mondo.
I pilastri della legge sono: promozione, riorganizzazione, controllo e sanzione degli abusi. Il testo, 17 articoli, dà una definizione precisa su cosa è il commercio equo e chi sono i soggetti abilitati a gestirlo. Si prevede poi la costituzione, con 1 milione di euro per il 2016, di un fondo nazionale per finanziare, tra le altre, iniziative culturali e di formazione nelle scuole, per coprire in parte gli oneri per il personale delle botteghe e per sostenere quelle mense scolastiche o enti pubblici che utilizzeranno prodotti dell'equo solidale.
I pilastri della legge sono: promozione, riorganizzazione, controllo e sanzione degli abusi. Il testo, 17 articoli, dà una definizione precisa su cosa è il commercio equo e chi sono i soggetti abilitati a gestirlo. Si prevede poi la costituzione, con 1 milione di euro per il 2016, di un fondo nazionale per finanziare, tra le altre, iniziative culturali e di formazione nelle scuole, per coprire in parte gli oneri per il personale delle botteghe e per sostenere quelle mense scolastiche o enti pubblici che utilizzeranno prodotti dell'equo solidale.
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