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La Città Metropolitana non batte cassa ai Comuni

Written by Arianna Censi.

Arianna CensiNon corrisponde a verità che “Città metropolitana batte cassa nei confronti dei Comuni", sul tema del Trasporto Pubblico Locale, come è apparso su diverse testate. Anzi li rappresenta e li sostiene.
La Città metropolitana di Milano ha sollecitato il Ministero dei Trasporti e Regione Lombardia a prendere atto delle criticità e a farsi carico degli investimenti necessari per fornire un servizio di Trasporto Pubblico Locale considerato strategico che, nel caso non vengano sovvenzionati i fondi previsti - pari a oltre 6,4 milioni di euro -, verrebbe ridotto.
Sono una convinta sostenitrice del Trasporto Pubblico Locale. Città metropolitana di Milano non intende effettuare alcun taglio sulle corse TPL nonostante la diminuzione dei trasferimenti. È evidente che politicamente un intervento forte sul potenziamento del TPL sia l’unica vera strategia per contrastare l’inquinamento e per produrre un cambiamento virtuoso nelle abitudini di spostamento di tutti i cittadini di area vasta.
Sollecito nuovamente il Ministero e la Regione ad intervenire in materia. Investire nel TPL è condizione indispensabile per lo sviluppo economico e sociale di un territorio. Togliere risorse al TPL è arretramento.
Non corrisponde a verità neppure che “le linee saranno arretrate”.A seguito degli articoli usciti sulla stampa negli ultimi giorni, relativi allo spostamento del capolinea delle linee Movibus Z602 (Legnano – Milano Cadorna via autostrada) e Z603 (San Vittore Olona – Milano Cadorna via autostrada), Città metropolitana di Milano vuole fare chiarezza: rassicuriamo l'utenza e le amministrazioni.
A seguito dell'apertura dello svincolo autostradale che collega l'autostrada A8 “Milano-Laghi” con la SS11 “Padana” in corrispondenza dell'hub metropolitano di Molino Dorino MM1, Città metropolitana di Milano ha inviato il 21 dicembre scorso una lettera ai sindaci dei Comuni di Legnano, Cerro Maggiore, Nerviano, Parabiago e San Vittore Olona.
Questa lettera è stata stralciata e il suo senso è stato pretestuosamente alterato. In essa si chiedeva ai sindaci di esprimere le proprie posizioni in merito all'eventuale spostamento del capolinea delle linee Z602 e Z603.
Questo spostamento permetterebbe il recupero di risorse finanziarie che si utilizzerebbero per incrementare in modo rilevante il numero di corse presenti oggi sulle due linee.
Non un taglio, quindi, ma un incremento a favore dell'utenza.
Ad oggi, nessuna risposta ufficiale ci è giunta da nessuna amministrazione di quelle sollecitate. Tutto ciò che abbiamo è una serie di articoli giornalistici e di interviste in cui, sembra, i sindaci si dichiarano contrari allo spostamento. Rimaniamo in attesa e sollecitiamo una risposta ufficiale in materia. Ribadisco con forza che mai abbiamo chiesto ai Comuni un esborso finanziario per mantenere o migliorare le linee di trasporto pubblico.
Al contrario, in totale correttezza a trasparenza, abbiamo sollecitato “chi di dovere” cioè Ministero e Regione comunicando contestualmente ai Comuni le difficoltà che quotidianamente incontriamo e proponendo una soluzione logistica che ci permetterebbe di riallocare delle risorse finanziarie nel rafforzamento delle linee di trasporto pubblico.
Città metropolitana manterrà il servizio così com'è o lo modificherà secondo le indicazioni che le amministrazioni comunali ci daranno.
Infine in merito alla linea Z617 Lainate-Milano Lampugnano M1, la Città metropolitana di Milano precisa che allo stato attuale non è nei programmi modificare il capolinea in arrivo a Milano (Lampugnano M1).

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