La Lega contro le donne
Articolo di Silvia Roggiani.
La spasmodica ricerca di visibilità degli esponenti della Lega sta raggiungendo nuove e inarrivabili vette. Il senatore leghista Manfredi Potenti nei giorni scorsi ha presentato un disegno di legge per vietare la declinazione al femminile dei nomi negli atti pubblici.
Dev’essere che dopo aver difeso la decima mas di Vannacci, gli attacchi ai giornalisti, gli insulti, le risse in aula, il Senatore si aspettava supporto dal partito anche in questa guerra alla grammatica italiana che nasconde una visione di mondo retrograda, patriarcale e maschilista.
Fortunatamente non è andata così: come opposizioni abbiamo subito denunciato l’idiozia di questa proposta e poco fa è arrivata la retromarcia del partito, che ha dovuto prendere le distanze dal suo senatore.
Una vittoria dolce amara però, perché conferma ciò che da tempo sosteniamo: questa destra ha mandato in Parlamento una classe dirigente non solo ignorante, ma fortemente reazionaria.
Noi non ci stiamo e lotteremo per un’Italia piu giusta, di tutte e di tutti, per tutte e per tutti.
La spasmodica ricerca di visibilità degli esponenti della Lega sta raggiungendo nuove e inarrivabili vette. Il senatore leghista Manfredi Potenti nei giorni scorsi ha presentato un disegno di legge per vietare la declinazione al femminile dei nomi negli atti pubblici.
Dev’essere che dopo aver difeso la decima mas di Vannacci, gli attacchi ai giornalisti, gli insulti, le risse in aula, il Senatore si aspettava supporto dal partito anche in questa guerra alla grammatica italiana che nasconde una visione di mondo retrograda, patriarcale e maschilista.
Fortunatamente non è andata così: come opposizioni abbiamo subito denunciato l’idiozia di questa proposta e poco fa è arrivata la retromarcia del partito, che ha dovuto prendere le distanze dal suo senatore.
Una vittoria dolce amara però, perché conferma ciò che da tempo sosteniamo: questa destra ha mandato in Parlamento una classe dirigente non solo ignorante, ma fortemente reazionaria.
Noi non ci stiamo e lotteremo per un’Italia piu giusta, di tutte e di tutti, per tutte e per tutti.
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