Con la Premier gli italiani vivono peggio
Giorgia Meloni "sta lì da un anno e mezzo e le condizioni materiali delle persone sono peggiorate: però, per lei, è sempre colpa di qualcun altro. Ma del suo vittimismo di Stato gli italiani che non arrivano alla fine del mese non se ne fanno nulla". Lo spiega la segretaria del Pd Elly Schlein che in un'intervista a Repubblica replica alle accuse che la premier Giorgia Meloni le ha lanciato dal palco di piazza del Popolo durante il suo comizio.
"La presidente del Consiglio spenga le luci del suo show e torni nel Paese reale: vedrebbe tantissimi italiani che faticano, che pur avendo un lavoro non riescono a mettere su famiglia o a pagare il nido per i figli, che rinunciano a curarsi a causa delle liste d'attesa infinite - prosegue -. Un'Italia molto diversa da quella che lei, chiusa nel palazzo, incapace di ascoltare i bisogni veri delle persone, si ostina a raccontare".
Schlein spiega di essere "felice che la nostra campagna sulla sanità pubblica abbia costretto il governo Meloni, a una settimana dalle elezioni, a dire la verità: ossia che finora non hanno messo risorse sufficienti per tagliare le liste d'attesa - aggiunge -. E dunque c'è bisogno di un nuovo provvedimento, anche se stanno già litigando fra loro su cosa portare in Cdm, se un disegno di legge o un decreto perché mancano le coperture".
Infine la corsa alle europee su cui "il vero programma di Meloni è: la verità ve la diciamo dopo. Hanno rinviato la sforbiciata ai Comuni e il voto sull'autonomia differenziata che spacca il Paese, con l'aggravante di non aver messo un solo euro per ridurre le diseguaglianze territoriali - conclude -. Hanno varato un Def senza numeri per non dire che dovranno tagliare ancora su sanità, diritto allo studio e pensioni".
"La presidente del Consiglio spenga le luci del suo show e torni nel Paese reale: vedrebbe tantissimi italiani che faticano, che pur avendo un lavoro non riescono a mettere su famiglia o a pagare il nido per i figli, che rinunciano a curarsi a causa delle liste d'attesa infinite - prosegue -. Un'Italia molto diversa da quella che lei, chiusa nel palazzo, incapace di ascoltare i bisogni veri delle persone, si ostina a raccontare".
Schlein spiega di essere "felice che la nostra campagna sulla sanità pubblica abbia costretto il governo Meloni, a una settimana dalle elezioni, a dire la verità: ossia che finora non hanno messo risorse sufficienti per tagliare le liste d'attesa - aggiunge -. E dunque c'è bisogno di un nuovo provvedimento, anche se stanno già litigando fra loro su cosa portare in Cdm, se un disegno di legge o un decreto perché mancano le coperture".
Infine la corsa alle europee su cui "il vero programma di Meloni è: la verità ve la diciamo dopo. Hanno rinviato la sforbiciata ai Comuni e il voto sull'autonomia differenziata che spacca il Paese, con l'aggravante di non aver messo un solo euro per ridurre le diseguaglianze territoriali - conclude -. Hanno varato un Def senza numeri per non dire che dovranno tagliare ancora su sanità, diritto allo studio e pensioni".
