Ora il salario minimo
"Sul salario minimo chiediamo la spinta delle persone. La nostra proposta è stata affondata in Parlamento dal governo, ora lo sfidiamo: vediamo se farà la stessa cosa davanti alle firme di migliaia di cittadini e cittadine". E' quanto dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein in una intervista alla Stampa. "Vedremo - aggiunge - se Meloni avrà il coraggio di voltare la faccia dall'altra parte".
Sul bonus Befana commenta: "E' bizzarro annunciare a un mese dalle Europee un bonus da erogare a gennaio 2025. E comunque i bonus non cambiano il destino delle famiglie". Rispetto al referendum Cgil contro il Jobs Act, Schlein afferma: "La mia posizione è ben nota. Non ho ancora visto i quesiti, ma ogni iniziativa del sindacato da noi è vista con interesse e prevedo che moltissimi nel Pd daranno una mano".
Sul capitolo Europee sottolinea: "Il Pd è unito e compatto. In lista c'è una squadra meravigliosa, aperta alla società civile, con le migliori energie del partito. Io da dieci anni mi batto per le stesse cose, Meloni può dire lo stesso? Il sogno di Ventotene è rimasto a metà per colpa proprio degli egoismi nazionali che loro fomentano. Per questo trovo molto gravi le parole di Von der Leyen: sia chiaro che per noi non esiste nessuna possibilità di alleanza con la destra nazionalista".
"Io - aggiunge parlando della candidatura di Meloni - sono fiera di non guidare un partito personale, e il contributo che darò sarà per una sfida collettiva. Il problema non è 'sono una di voi', ma cosa fa per voi. In quel comizio ha raccontato un Paese delle meraviglie che non esiste".
Dopo le elezioni "il Pd continuerà a rafforzarsi e a lavorare al cambiamento. Mi appello a chi un anno fa ci ha sostenuto: il cambiamento è un lavoro lungo, ma continuate a sostenerci perché noi non ci fermiamo. Il lavoro sulla classe dirigente è lungo. Quando sono stata in Puglia ho detto a militanti e amministratori che devono coltivare gli anticorpi. Prima del consenso, deve venire il buon senso".
Sul bonus Befana commenta: "E' bizzarro annunciare a un mese dalle Europee un bonus da erogare a gennaio 2025. E comunque i bonus non cambiano il destino delle famiglie". Rispetto al referendum Cgil contro il Jobs Act, Schlein afferma: "La mia posizione è ben nota. Non ho ancora visto i quesiti, ma ogni iniziativa del sindacato da noi è vista con interesse e prevedo che moltissimi nel Pd daranno una mano".
Sul capitolo Europee sottolinea: "Il Pd è unito e compatto. In lista c'è una squadra meravigliosa, aperta alla società civile, con le migliori energie del partito. Io da dieci anni mi batto per le stesse cose, Meloni può dire lo stesso? Il sogno di Ventotene è rimasto a metà per colpa proprio degli egoismi nazionali che loro fomentano. Per questo trovo molto gravi le parole di Von der Leyen: sia chiaro che per noi non esiste nessuna possibilità di alleanza con la destra nazionalista".
"Io - aggiunge parlando della candidatura di Meloni - sono fiera di non guidare un partito personale, e il contributo che darò sarà per una sfida collettiva. Il problema non è 'sono una di voi', ma cosa fa per voi. In quel comizio ha raccontato un Paese delle meraviglie che non esiste".
Dopo le elezioni "il Pd continuerà a rafforzarsi e a lavorare al cambiamento. Mi appello a chi un anno fa ci ha sostenuto: il cambiamento è un lavoro lungo, ma continuate a sostenerci perché noi non ci fermiamo. Il lavoro sulla classe dirigente è lungo. Quando sono stata in Puglia ho detto a militanti e amministratori che devono coltivare gli anticorpi. Prima del consenso, deve venire il buon senso".