Pronto alla sfida europea più cruciale di sempre
"Non sta a me decidere la candidatura, che sarà valutata dalla segretaria Schlein e dal partito al momento della definizione delle liste. Io posso solo dire di essere pronto per il mio partito e per il mio territorio a questa sfida europea che sarà più determinante e cruciale di sempre". Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, commenta la possibilità di una sua candidatura alle Europee.
In campo c'è anche la possibilità che la leader del Pd Elly Schlein sia capolista: "Ho sempre detto che è una decisione legittima della segretaria, soprattutto se può servire davvero ad aumentare il consenso del Pd e dunque a ottenere una rappresentanza più larga di donne e uomini democratici a Strasburgo", rileva Nardella in un'intervista al Quotidiano nazionale.
Per il primo cittadino di Firenze "i cittadini percepiscono ancora oggi la Ue come un'entità astratta e lontana, succube di un meccanismo burocratico. L'Europa invece è stata decisiva per la vita di tutti, dal superamento della crisi del Covid con i vaccini al rilancio economico con il piano di recovery, alla battaglia sulla crisi energetica e ambientale. Il 70% delle leggi italiane dipende da decisioni prese dal Parlamento o dalla Commissione europea. È con questi concetti concreti e comprensibili che si può infondere più fiducia nell'Europa del futuro".
In campo c'è anche la possibilità che la leader del Pd Elly Schlein sia capolista: "Ho sempre detto che è una decisione legittima della segretaria, soprattutto se può servire davvero ad aumentare il consenso del Pd e dunque a ottenere una rappresentanza più larga di donne e uomini democratici a Strasburgo", rileva Nardella in un'intervista al Quotidiano nazionale.
Per il primo cittadino di Firenze "i cittadini percepiscono ancora oggi la Ue come un'entità astratta e lontana, succube di un meccanismo burocratico. L'Europa invece è stata decisiva per la vita di tutti, dal superamento della crisi del Covid con i vaccini al rilancio economico con il piano di recovery, alla battaglia sulla crisi energetica e ambientale. Il 70% delle leggi italiane dipende da decisioni prese dal Parlamento o dalla Commissione europea. È con questi concetti concreti e comprensibili che si può infondere più fiducia nell'Europa del futuro".