Reato di omicidio stradale
La Camera dei Deputati, recentemente, ha approvato la nuova norma che introduce il reato di omicidio stradale. Le migliaia di vittime causate, sulle strade italiane ogni anno, da guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti hanno evidenziato l'inadeguatezza delle attuali norme penali vigenti. Oggi chi causa incidenti mortali con guida impropria e pericolosa viene giudicato sulla base di un'aggravante dell'omicidio colposo (art. 589 del codice penale). Dai 2 ai 7 anni di reclusione che diventano 3-7 anni se il conducente era ubriaco o sotto l'effetto di droghe o sostanze psicotrope.
La Camera dei Deputati introduce invece i nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali. L’omicidio stradale colposo diventa quindi reato a sé, graduato su tre varianti:
1. quando cioè la morte sia stata causata violando il codice della strada, resta la pena già prevista oggi: da 2 a 7 anni di reclusione;
2. la sanzione penale sale (reclusione da 5 a 10 anni) per l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio);
3. la sanzione sale ancor di più per chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 g/l, o sotto effetto di droghe: rischia ora infatti da 8 a 12 anni di carcere. Il testo è attualmente al vaglio del Senato per la terza lettura.
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