Adottare misure finalizzate a contenere il trend di crescita del gioco d’azzardo
Articolo di Jamma.
I senatori Basso, Mirabelli, Tajani, Rojc, Fina, Furlan, Camusso, Zambito, La Marca, D’Elia, Verini, Giacobbe, Rando e Verducci (PD-IDP) hanno presentato una mozione a Palazzo Madama in cui impegnano il Governo “ad adottare misure finalizzate a contenere in misura significativa il trend di crescita del gioco d’azzardo sia on line sia nei punti di offerta del gioco d’azzardo pubblico e ad invertire il percorso di sviluppo complementare delle due forme di gioco al fine di ridurre i rischi patologici e la diffusione del gioco d’azzardo fra i cittadini.
E a rafforzare le disposizioni per il contrasto al gioco d’azzardo illegale, con particolare riguardo a quello via web in forte espansione, utilizzando la piattaforma introdotta dall’articolo 6 della legge n. 93 del 2023 per disabilitare in tempi brevissimi i siti “pirata” di streaming; a rafforzare le misure tecniche e normative vigenti al fine di garantire la piena tutela della salute, la prevenzione dei disturbi da gioco d’azzardo e del ricorso al gioco d’azzardo da parte dei soggetti più fragili, come i minori, gli anziani e le persone con disabilità, dando piena attuazione alle risultanze di cui alla relazione conclusiva di mandato dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave; a rafforzare le norme a carattere dissuasivo che prescrivono il divieto assoluto di pubblicità, a partire dal divieto di ogni forma di promozione del gioco anche attraverso l’informazione sulle quote degli scommettitori o attraverso la promozione di siti on line direttamente collegati a quelli del gioco; a consolidare le forme di avvertimento del rischio di dipendenza da gioco, la cui osservanza potrebbe anche essere resa ancora più stringente per tutelare i consumatori del gioco d’azzardo e per prevenire la diffusione della patologia connessa; a rafforzare, al contempo, l’azione nelle diverse tipologie di controllo finalizzate alla tutela della legalità; a rivedere il dimensionamento dell’offerta, allo scopo di ridurre sul territorio i punti di offerta del gioco pubblico; a rendere più stringenti le disposizioni sulle distanze minime tra i punti di offerta del gioco pubblico e di queste ultime rispetto ai luoghi sensibili; a rafforzare i controlli e le verifiche periodiche dei requisiti presso i concessionari; ad avviare nuove ed ulteriori iniziative di informazione e formazione finalizzate a prevenire il disturbo da gioco d’azzardo“.
Di seguito il testo integrale della mozione:
“Premesso che:
secondo i più recenti studi, le famiglie italiane con presenza di soggetti affetti da disturbo da gioco d’azzardo patologico sono circa un milione e mezzo, posizionando il nostro Paese al primo posto in Europa di questa drammatica classifica;
il gettito di denaro per il gioco d’azzardo è in costante ascesa; in base ai dati dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, nel 2019 il gioco ha raggiunto la soglia di 110 miliardi di euro e dopo la lieve flessione registrata nel 2021, per effetto della pandemia, nel 2022 ha raggiunto la soglia di 136 miliardi, con un aumento del 22,3 per cento rispetto al 2021. In particolare, al netto delle vincite nel 2022 la spesa dei giocatori è stata di 20,34 miliardi di euro con un incremento del 31,3 per cento rispetto all’anno precedente e il gettito erariale è stato di 11,2 miliardi; inoltre i primi dati del 2023 prefigurano il raggiungimento della soglia record di 150 miliardi di euro;
accanto al volume delle risorse utilizzate per il gioco d’azzardo, particolare preoccupazione desta il dato sulla continuità dei comportamenti sociali e individuali correlati alle scommesse, alle lotterie e agli altri richiami a tentare la sorte. Il tempo sociale di vita assorbito dai vari giochi d’azzardo e canali dove si punta denaro, che vanno dal luogo fisico dei punti di offerta del gioco d’azzardo pubblico all’abitazione privata, registra una crescita impressionante: se nel 2019 il tempo impiegato dall’insieme della popolazione giocatrice corrispondeva a circa 90 milioni di giornate lavorative, nel 2022 ha toccato la soglia di 140 milioni di giornate lavorative;
in tale contesto, risulta impressionante l’incremento del gioco on line. Nel giro di pochi anni i conti aperti per il gioco on line sono passati da 3 milioni e mezzo di persone registrate nelle anagrafi dei concessionari ad oltre 5 milioni nel 2022. Ad aggravare la situazione, emerge il fatto che una singola persona può essere titolare contemporaneamente anche di più account per il gioco on line. L’analisi dei dati “certificati” dall’Agenzia delle dogane evidenzia, altresì, un’avanzata portentosa anche del gioco nei punti di offerta del gioco d’azzardo pubblico, che sembrava dovesse essere sostituito dal gambling da postazione remota, con smartphone, tablet o computer. Al contrario, dal 2020 al 2022 si è registrato un incremento del gioco d’azzardo fisico nelle sale da gioco del 48,5 per cento. Tali dati evidenziano, pertanto, che le due forme di accesso al gioco d’azzardo non sono in concorrenza tra loro, ma al contrario realizzano una sinergia rendendo duplice o duale la dipendenza da gioco d’azzardo. Si scommette, quindi, per molte ore nelle sale sul territorio e poi si prosegue a casa attraverso il web. Si tratta di un effetto cumulativo registrato dai dati ufficiali con il quale si evidenzia che le due forme di gioco si alimentano a vicenda in una dinamica che li mostra complementari e caratterizzati da una comune risorsa: la dipendenza patologica sempre più diffusa nella popolazione;
la relazione conclusiva di mandato dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, del dicembre 2022, ha messo in evidenza che le prime vittime del gioco d’azzardo sono i soggetti fragili come minori, anziani e persone con disabilità, nei confronti dei quali non vi sono sufficienti risorse a disposizione nel sistema dei servizi a supporto delle loro gravi condizioni;
di conseguenza il gioco d’azzardo disturbato ha un impatto diretto sulle famiglie, con una significativa perdita di benessere e qualità della vita e con costi individuali e sociali particolarmente ingenti;
lo scenario è ulteriormente aggravato dal ricorso al gioco d’azzardo illegale che ha una dimensione di oltre 25 miliardi di euro e che in questi anni non è stato contenuto dall’offerta pubblica ma ha anzi trovato nuova linfa dall’aumento del mercato dell’azzardo creatosi da un “effetto volano” dovuto al continuo aumento dell’offerta pubblica di gioco d’azzardo;
considerato che:
la delega fiscale (legge n. 111 del 2023) prevede principi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni sui giochi pubblici, con specifico riguardo alla tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili, anche attraverso l’impiego di forme di comunicazione del gioco d’azzardo legale coerenti con l’esigenza di tutela di questi soggetti, alla prevenzione dei fenomeni di disturbi da gioco d’azzardo, alla dislocazione territoriale degli esercizi, alla riserva statale nell’organizzazione ed esercizio dei giochi, alla partecipazione degli enti locali al procedimento di autorizzazione e di pianificazione e all’accesso, da parte dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura della patologia da gioco d’azzardo, ai dati concernenti la diffusione territoriale, la raccolta, la spesa e la tassazione dei giochi autorizzati di qualsiasi tipologia e classificazione;
le prime valutazioni sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino dei giochi d’azzardo, a partire da quelli a distanza, evidenziano un’impostazione incentrata in via prioritaria sugli interessi dell’erario e della filiera che gestisce i punti di offerta di giochi pubblici, mentre scarsa attenzione e fortissime preoccupazioni destano le insufficienti misure per il contrasto al gioco d’azzardo e alla ludopatia,
impegna il Governo:
1) ad adottare misure finalizzate a contenere in misura significativa il trend di crescita del gioco d’azzardo sia on line sia nei punti di offerta del gioco d’azzardo pubblico e ad invertire il percorso di sviluppo complementare delle due forme di gioco al fine di ridurre i rischi patologici e la diffusione del gioco d’azzardo fra i cittadini;
2) a rafforzare le disposizioni per il contrasto al gioco d’azzardo illegale, con particolare riguardo a quello via web in forte espansione, utilizzando la piattaforma introdotta dall’articolo 6 della legge n. 93 del 2023 per disabilitare in tempi brevissimi i siti “pirata” di streaming;
3) a rafforzare le misure tecniche e normative vigenti al fine di garantire la piena tutela della salute, la prevenzione dei disturbi da gioco d’azzardo e del ricorso al gioco d’azzardo da parte dei soggetti più fragili, come i minori, gli anziani e le persone con disabilità, dando piena attuazione alle risultanze di cui alla relazione conclusiva di mandato dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave;
4) a rafforzare le norme a carattere dissuasivo che prescrivono il divieto assoluto di pubblicità, a partire dal divieto di ogni forma di promozione del gioco anche attraverso l’informazione sulle quote degli scommettitori o attraverso la promozione di siti on line direttamente collegati a quelli del gioco; a consolidare le forme di avvertimento del rischio di dipendenza da gioco, la cui osservanza potrebbe anche essere resa ancora più stringente per tutelare i consumatori del gioco d’azzardo e per prevenire la diffusione della patologia connessa; a rafforzare, al contempo, l’azione nelle diverse tipologie di controllo finalizzate alla tutela della legalità;
5) a rivedere il dimensionamento dell’offerta, allo scopo di ridurre sul territorio i punti di offerta del gioco pubblico; a rendere più stringenti le disposizioni sulle distanze minime tra i punti di offerta del gioco pubblico e di queste ultime rispetto ai luoghi sensibili; a rafforzare i controlli e le verifiche periodiche dei requisiti presso i concessionari;
6) ad avviare nuove ed ulteriori iniziative di informazione e formazione finalizzate a prevenire il disturbo da gioco d’azzardo”.
I senatori Basso, Mirabelli, Tajani, Rojc, Fina, Furlan, Camusso, Zambito, La Marca, D’Elia, Verini, Giacobbe, Rando e Verducci (PD-IDP) hanno presentato una mozione a Palazzo Madama in cui impegnano il Governo “ad adottare misure finalizzate a contenere in misura significativa il trend di crescita del gioco d’azzardo sia on line sia nei punti di offerta del gioco d’azzardo pubblico e ad invertire il percorso di sviluppo complementare delle due forme di gioco al fine di ridurre i rischi patologici e la diffusione del gioco d’azzardo fra i cittadini.
E a rafforzare le disposizioni per il contrasto al gioco d’azzardo illegale, con particolare riguardo a quello via web in forte espansione, utilizzando la piattaforma introdotta dall’articolo 6 della legge n. 93 del 2023 per disabilitare in tempi brevissimi i siti “pirata” di streaming; a rafforzare le misure tecniche e normative vigenti al fine di garantire la piena tutela della salute, la prevenzione dei disturbi da gioco d’azzardo e del ricorso al gioco d’azzardo da parte dei soggetti più fragili, come i minori, gli anziani e le persone con disabilità, dando piena attuazione alle risultanze di cui alla relazione conclusiva di mandato dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave; a rafforzare le norme a carattere dissuasivo che prescrivono il divieto assoluto di pubblicità, a partire dal divieto di ogni forma di promozione del gioco anche attraverso l’informazione sulle quote degli scommettitori o attraverso la promozione di siti on line direttamente collegati a quelli del gioco; a consolidare le forme di avvertimento del rischio di dipendenza da gioco, la cui osservanza potrebbe anche essere resa ancora più stringente per tutelare i consumatori del gioco d’azzardo e per prevenire la diffusione della patologia connessa; a rafforzare, al contempo, l’azione nelle diverse tipologie di controllo finalizzate alla tutela della legalità; a rivedere il dimensionamento dell’offerta, allo scopo di ridurre sul territorio i punti di offerta del gioco pubblico; a rendere più stringenti le disposizioni sulle distanze minime tra i punti di offerta del gioco pubblico e di queste ultime rispetto ai luoghi sensibili; a rafforzare i controlli e le verifiche periodiche dei requisiti presso i concessionari; ad avviare nuove ed ulteriori iniziative di informazione e formazione finalizzate a prevenire il disturbo da gioco d’azzardo“.
Di seguito il testo integrale della mozione:
“Premesso che:
secondo i più recenti studi, le famiglie italiane con presenza di soggetti affetti da disturbo da gioco d’azzardo patologico sono circa un milione e mezzo, posizionando il nostro Paese al primo posto in Europa di questa drammatica classifica;
il gettito di denaro per il gioco d’azzardo è in costante ascesa; in base ai dati dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, nel 2019 il gioco ha raggiunto la soglia di 110 miliardi di euro e dopo la lieve flessione registrata nel 2021, per effetto della pandemia, nel 2022 ha raggiunto la soglia di 136 miliardi, con un aumento del 22,3 per cento rispetto al 2021. In particolare, al netto delle vincite nel 2022 la spesa dei giocatori è stata di 20,34 miliardi di euro con un incremento del 31,3 per cento rispetto all’anno precedente e il gettito erariale è stato di 11,2 miliardi; inoltre i primi dati del 2023 prefigurano il raggiungimento della soglia record di 150 miliardi di euro;
accanto al volume delle risorse utilizzate per il gioco d’azzardo, particolare preoccupazione desta il dato sulla continuità dei comportamenti sociali e individuali correlati alle scommesse, alle lotterie e agli altri richiami a tentare la sorte. Il tempo sociale di vita assorbito dai vari giochi d’azzardo e canali dove si punta denaro, che vanno dal luogo fisico dei punti di offerta del gioco d’azzardo pubblico all’abitazione privata, registra una crescita impressionante: se nel 2019 il tempo impiegato dall’insieme della popolazione giocatrice corrispondeva a circa 90 milioni di giornate lavorative, nel 2022 ha toccato la soglia di 140 milioni di giornate lavorative;
in tale contesto, risulta impressionante l’incremento del gioco on line. Nel giro di pochi anni i conti aperti per il gioco on line sono passati da 3 milioni e mezzo di persone registrate nelle anagrafi dei concessionari ad oltre 5 milioni nel 2022. Ad aggravare la situazione, emerge il fatto che una singola persona può essere titolare contemporaneamente anche di più account per il gioco on line. L’analisi dei dati “certificati” dall’Agenzia delle dogane evidenzia, altresì, un’avanzata portentosa anche del gioco nei punti di offerta del gioco d’azzardo pubblico, che sembrava dovesse essere sostituito dal gambling da postazione remota, con smartphone, tablet o computer. Al contrario, dal 2020 al 2022 si è registrato un incremento del gioco d’azzardo fisico nelle sale da gioco del 48,5 per cento. Tali dati evidenziano, pertanto, che le due forme di accesso al gioco d’azzardo non sono in concorrenza tra loro, ma al contrario realizzano una sinergia rendendo duplice o duale la dipendenza da gioco d’azzardo. Si scommette, quindi, per molte ore nelle sale sul territorio e poi si prosegue a casa attraverso il web. Si tratta di un effetto cumulativo registrato dai dati ufficiali con il quale si evidenzia che le due forme di gioco si alimentano a vicenda in una dinamica che li mostra complementari e caratterizzati da una comune risorsa: la dipendenza patologica sempre più diffusa nella popolazione;
la relazione conclusiva di mandato dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, del dicembre 2022, ha messo in evidenza che le prime vittime del gioco d’azzardo sono i soggetti fragili come minori, anziani e persone con disabilità, nei confronti dei quali non vi sono sufficienti risorse a disposizione nel sistema dei servizi a supporto delle loro gravi condizioni;
di conseguenza il gioco d’azzardo disturbato ha un impatto diretto sulle famiglie, con una significativa perdita di benessere e qualità della vita e con costi individuali e sociali particolarmente ingenti;
lo scenario è ulteriormente aggravato dal ricorso al gioco d’azzardo illegale che ha una dimensione di oltre 25 miliardi di euro e che in questi anni non è stato contenuto dall’offerta pubblica ma ha anzi trovato nuova linfa dall’aumento del mercato dell’azzardo creatosi da un “effetto volano” dovuto al continuo aumento dell’offerta pubblica di gioco d’azzardo;
considerato che:
la delega fiscale (legge n. 111 del 2023) prevede principi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni sui giochi pubblici, con specifico riguardo alla tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili, anche attraverso l’impiego di forme di comunicazione del gioco d’azzardo legale coerenti con l’esigenza di tutela di questi soggetti, alla prevenzione dei fenomeni di disturbi da gioco d’azzardo, alla dislocazione territoriale degli esercizi, alla riserva statale nell’organizzazione ed esercizio dei giochi, alla partecipazione degli enti locali al procedimento di autorizzazione e di pianificazione e all’accesso, da parte dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura della patologia da gioco d’azzardo, ai dati concernenti la diffusione territoriale, la raccolta, la spesa e la tassazione dei giochi autorizzati di qualsiasi tipologia e classificazione;
le prime valutazioni sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino dei giochi d’azzardo, a partire da quelli a distanza, evidenziano un’impostazione incentrata in via prioritaria sugli interessi dell’erario e della filiera che gestisce i punti di offerta di giochi pubblici, mentre scarsa attenzione e fortissime preoccupazioni destano le insufficienti misure per il contrasto al gioco d’azzardo e alla ludopatia,
impegna il Governo:
1) ad adottare misure finalizzate a contenere in misura significativa il trend di crescita del gioco d’azzardo sia on line sia nei punti di offerta del gioco d’azzardo pubblico e ad invertire il percorso di sviluppo complementare delle due forme di gioco al fine di ridurre i rischi patologici e la diffusione del gioco d’azzardo fra i cittadini;
2) a rafforzare le disposizioni per il contrasto al gioco d’azzardo illegale, con particolare riguardo a quello via web in forte espansione, utilizzando la piattaforma introdotta dall’articolo 6 della legge n. 93 del 2023 per disabilitare in tempi brevissimi i siti “pirata” di streaming;
3) a rafforzare le misure tecniche e normative vigenti al fine di garantire la piena tutela della salute, la prevenzione dei disturbi da gioco d’azzardo e del ricorso al gioco d’azzardo da parte dei soggetti più fragili, come i minori, gli anziani e le persone con disabilità, dando piena attuazione alle risultanze di cui alla relazione conclusiva di mandato dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave;
4) a rafforzare le norme a carattere dissuasivo che prescrivono il divieto assoluto di pubblicità, a partire dal divieto di ogni forma di promozione del gioco anche attraverso l’informazione sulle quote degli scommettitori o attraverso la promozione di siti on line direttamente collegati a quelli del gioco; a consolidare le forme di avvertimento del rischio di dipendenza da gioco, la cui osservanza potrebbe anche essere resa ancora più stringente per tutelare i consumatori del gioco d’azzardo e per prevenire la diffusione della patologia connessa; a rafforzare, al contempo, l’azione nelle diverse tipologie di controllo finalizzate alla tutela della legalità;
5) a rivedere il dimensionamento dell’offerta, allo scopo di ridurre sul territorio i punti di offerta del gioco pubblico; a rendere più stringenti le disposizioni sulle distanze minime tra i punti di offerta del gioco pubblico e di queste ultime rispetto ai luoghi sensibili; a rafforzare i controlli e le verifiche periodiche dei requisiti presso i concessionari;
6) ad avviare nuove ed ulteriori iniziative di informazione e formazione finalizzate a prevenire il disturbo da gioco d’azzardo”.
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