La destra al Governo fa opposizione
Articolo di Chiara Braga.
Al question time o meglio al premier time di mercoledì pomeriggio il duro confonto tra la nostra Segretaria Elly Schlein e la Presidente del Consiglio Meloni presente in Aula per rispondere alle domande delle opposizioni. Il terreno sul quale si è consumato lo scontro è stata l'interrogazione parlamentare presentata dal PD alla Camera sulle iniziative volte ad abolire il tetto di spesa per l'assunzione del personale sanitario introdotto nel 2009 che negli anni ha comportato il crescente ricorso ai contratti a termine e al devastante fenomeno dei medici gettonisti.
Sul tema importante come il diritto alla salute si è acceso il dibattito.
"Non risponda che potevamo farlo noi e non racconti la solita balla del più grande investimento della storia. Non esiste nessuna destra sociale, questa è una destra letale. E sulla sanità lei è la regina dei tagli. Mancano almeno 30mila medici, 70mila infermieri, mentre 21mila medici sono già fuggiti all'estero. L'unico modo di abbattere le liste d'attesa è di abbattere il tetto delle assunzioni" ha detto Elly Schlein, illustrando l'interrogazione.
Sulla sanità "facciamo i conti con una situazione stratificata, quel tetto è stato introdotto nel 2009. E considero un implicito attestato di stima di chiedere a noi di risolvere tutti i problemi che voi non avete risolto in dieci anni di governo. Grazie per fidarvi di noi», ha risposto la Presidente Meloni, dimenticando che proprio nel 2009 il Governo in carica era quello di Berlusconi.
"Ma lei è andata al Governo per risolvere i problemi o per continuare a fare opposizione scaricandoli sugli altri? Perchè nel 2009, quando è stato introdotto il tetto alle assunzioni, al Governo c'era lei, da ministra". La replica sferzante della nostra segretaria Schlein.
Uno scambio parlamentare duro su un tema così importante come il diritto alla salute pubblica che, al di là della retorica, mostra ancora una volta come questa destra sia sempre alla ricerca di un colpevole al quale addossare i problemi dell'Italia e degli italiani anziché cercare di risolverli.
Al question time o meglio al premier time di mercoledì pomeriggio il duro confonto tra la nostra Segretaria Elly Schlein e la Presidente del Consiglio Meloni presente in Aula per rispondere alle domande delle opposizioni. Il terreno sul quale si è consumato lo scontro è stata l'interrogazione parlamentare presentata dal PD alla Camera sulle iniziative volte ad abolire il tetto di spesa per l'assunzione del personale sanitario introdotto nel 2009 che negli anni ha comportato il crescente ricorso ai contratti a termine e al devastante fenomeno dei medici gettonisti.
Sul tema importante come il diritto alla salute si è acceso il dibattito.
"Non risponda che potevamo farlo noi e non racconti la solita balla del più grande investimento della storia. Non esiste nessuna destra sociale, questa è una destra letale. E sulla sanità lei è la regina dei tagli. Mancano almeno 30mila medici, 70mila infermieri, mentre 21mila medici sono già fuggiti all'estero. L'unico modo di abbattere le liste d'attesa è di abbattere il tetto delle assunzioni" ha detto Elly Schlein, illustrando l'interrogazione.
Sulla sanità "facciamo i conti con una situazione stratificata, quel tetto è stato introdotto nel 2009. E considero un implicito attestato di stima di chiedere a noi di risolvere tutti i problemi che voi non avete risolto in dieci anni di governo. Grazie per fidarvi di noi», ha risposto la Presidente Meloni, dimenticando che proprio nel 2009 il Governo in carica era quello di Berlusconi.
"Ma lei è andata al Governo per risolvere i problemi o per continuare a fare opposizione scaricandoli sugli altri? Perchè nel 2009, quando è stato introdotto il tetto alle assunzioni, al Governo c'era lei, da ministra". La replica sferzante della nostra segretaria Schlein.
Uno scambio parlamentare duro su un tema così importante come il diritto alla salute pubblica che, al di là della retorica, mostra ancora una volta come questa destra sia sempre alla ricerca di un colpevole al quale addossare i problemi dell'Italia e degli italiani anziché cercare di risolverli.
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