La colonizzazione mafiosa prosegue: la si vuole fermare?
Articolo di Rosario Pantaleo.
L’audizione presso la Commissione Parlamentare Antimafia del responsabile della Procura della Repubblica di Milano, Dott. Marcello Viola, coadiuvato dalla responsabile della Direzione Distrettuale Antimafia Dott.ssa Alessandra Dolci e dal Pubblico Ministero Dott. Paolo Storari, ha evidenziato, se ancora ce ne fosse bisogno, la pervasività delle organizzazioni criminali nel tessuto socio-economico del paese e, in misura particolare, nell’area milanese.
Richiami forti e documentati, frutto del lavoro di anni; richiami dati dalla necessità di intensificare indagini e controlli con maggiori risorse di personale sia negli uffici che in campo (in particolare nei cantieri).
Di “colonizzazione” ha parlato il Dott. Viola, un processo noto da tempo e che presume complicità e connivenze di soggetti di varia natura all’interno della società e nelle istituzioni. Il messaggio mandato alla politica è molto chiaro: al di là delle buone intenzioni e delle parole, la società civile si attende azioni concrete per dare le opportune e necessarie risorse a chi, magistratura e forze dell’ordine, si batte contro il malaffare che inquina e strangola, da oltre cento anni, il Paese.
L’audizione presso la Commissione Parlamentare Antimafia del responsabile della Procura della Repubblica di Milano, Dott. Marcello Viola, coadiuvato dalla responsabile della Direzione Distrettuale Antimafia Dott.ssa Alessandra Dolci e dal Pubblico Ministero Dott. Paolo Storari, ha evidenziato, se ancora ce ne fosse bisogno, la pervasività delle organizzazioni criminali nel tessuto socio-economico del paese e, in misura particolare, nell’area milanese.
Richiami forti e documentati, frutto del lavoro di anni; richiami dati dalla necessità di intensificare indagini e controlli con maggiori risorse di personale sia negli uffici che in campo (in particolare nei cantieri).
Di “colonizzazione” ha parlato il Dott. Viola, un processo noto da tempo e che presume complicità e connivenze di soggetti di varia natura all’interno della società e nelle istituzioni. Il messaggio mandato alla politica è molto chiaro: al di là delle buone intenzioni e delle parole, la società civile si attende azioni concrete per dare le opportune e necessarie risorse a chi, magistratura e forze dell’ordine, si batte contro il malaffare che inquina e strangola, da oltre cento anni, il Paese.
