Il Pd a Ventotene
In Europa vacilla l'internazionale nazionalista - "Vacilla l'internazionale nazionalista. Siamo qui a Ventotene per svelare le loro bugie". Lo ha detto Elly Schlein nel punto stampa prima della segreteria Dem nell'isola. "Stiamo vedendo vacillare e crollare l'internazionale dei nazionalisti, nell'ipocrisia di usare la stessa retorica di odio, di muri, di intolleranza. A cui non interessa trovare soluzioni ai problemi dei cittadini italiani ed europei.
Non gli interessano le soluzioni, hanno qualcosa di meglio: un capro espiatorio al giorno, un nemico al giorno. Che sia il diverso, che sia la comunità Lgbtqia+, che siano le politiche ecologiste o le donne troppo emancipate per i loro gusti. Un nemico al giorno ma le politiche stanno a zero. Se siamo qui è per recuperare l'afflato di un disegno che vuole unire i popoli. L'Europa che ha in testa Giorgia Meloni non è l'Europa dei popoli, ma dei veti nazionali". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in un punto stampa in occasione della segreteria Dem in corso a Ventotene.
L'Europa di Meloni è quella dei veti nazionali - "L'Europa che ha in testa Giorgia Meloni non è l'Europa dei popoli ma quella dei veti nazionali, come quelli dei suoi amici alleati ungheresi e polacchi che negano la solidarietà europea sull'accoglienza dei migranti ai danni dell'Italia. E invece che battersi per superare Dublino la premier Meloni che cosa fa? Dà ragione a loro". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein nel punto stampa sull'isola di Ventotene che precede la segreteria Dem.
Ue - "Le tensioni fanno vedere l'insussistenza di una maggioranza di destra destra al governo dell'Unione. Abbiamo visto le polemiche di Tajani e Salvini su Le Pen. Ma soprattutto abbiamo visto il fallimento del tentativo di mediazione da parte di Giorgia Meloni con Ungheria e Polonia. Non è una sorpresa". Lo ha detto Elly Schlein nel punto stampa prima della segretaria Dem sull'isola di Ventotene.
Pd a Ventotene per nutrire il sogno di una Europa unita - "Per me era importante venire qui per continuare a nutrire l'impegno verso un sogno. Abbiamo ancora bisogno di un sogno federalista che nasce in quest'isola dove il fascismo ha costretto molti confinati. E alcuni di questi confinati non hanno scelto di rispondere all'odio con altro odio e altre divisioni ma con un'utopia. Quella di vedere un Continente che si è sempre fatto la guerra, capire invece che per le grandi sfide del futuro bisogna mettere in comune competenze e risorse. Questo è il manifesto per un'Europa libera e unita. Questo è il manifesto di Ventotene. Questo è quello che il Pd vuole portare avanti". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in un punto stampa in occasione della segreteria Dem in corso a Ventotene.
Migranti - "Noi c'eravamo già prima a cercare di superare il regolamento di Dublino quando la destra non si presentava neanche al negoziato per non disturbare quei suoi alleati che oggi voltano loro le spalle. Noi c'eravamo già prima a far capire che, su queste sfide, se tutti fanno valere soltanto il loro interesse nazionale non si salva nessuno in Europa. Bisogna trovare un equilibrio che rappresenti un interesse europeo e che componga gli interessi nazionali. Non si può promuovere un'Europa à la carte, in cui si scelgono quali sono i benefici che si vogliono e non si condividono le responsabilità che ne derivano. Vale per l'immigrazione, ma anche per le questioni climatica, fiscale e sociale. In questi anni abbiamo visto passi significativi che noi difenderemo coi denti e al nostro fianco non abbiamo mai visto il partito di Giorgia Meloni in questi avanzamenti per l'Italia, compreso l'ottenimento dei fondi del Pnrr". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in un punto stampa in occasione della segreteria Dem in corso a Ventotene.
Ucraina - "Oggi abbiamo anche altre ragioni per continuare a nutrire il sogno di Ventotene. Per continuare a credere in un'Europa più politica che è il contrario di quello che vogliono i nazionalisti. E guai a non capire che la guerra che è tornata a infiammare l'Europa è una guerra nazionalista, quella di Putin contro l'Ucraina. Mi appello alle nuove generazioni perché non rinuncino alla prospettiva europea. Perché non c'è una sola sfida, in cui ci giochiamo il futuro, in cui siano sufficienti gli Stati nazionali. L'Europa sociale, l'Europa della salute, l'Europa che chiede il salario minimo. L'Europa che anche sulla politica estera deve trovare una sua voce sola e forte per non condannarsi alla marginalità, quando altri grandi potenze fanno il loro interesse sullo scacchiere globale. L'Europa può anche farsi portatrice di pace in un momento grave e difficile in cui dobbiamo continuare a promuovere il pieno sostegno convinto all'Ucraina rispetto all'invasione criminale di Putin". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in un punto stampa in occasione della segreteria Dem in corso a Ventotene.
Pnrr - "Non abbandoniamoci alla retorica della generazione Erasmus, finché ci saranno persone della mia generazione e di quelle successive che da quel sogno si sentono ancora escluse, lontane, marginalizzate. Quindi riuscire a lavorare su una maggiore inclusione, su una maggiore coesione sociale e territoriale, è ciò che dobbiamo riuscire a fare attraverso l'impiego dei fondi della coesione ma anche del Pnrr. Su cui il governo di Giorgia Meloni rischia di fare perdere all'Italia e all'Europa una opportunità unica e irripetibile". Lo ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein in un punto stampa in occasione della segreteria Dem in corso a Ventotene.
Salario minimo - "Sul salario minimo c'erano quattro proposte delle diverse opposizioni. Abbiamo lavorato perche' diventasse una proposta unitaria forte. Il governo non puo' dire di no, perche' volterebbe le spalle a milioni di lavoratori e lavoratrici poveri che non si sentono tutelati". Cosi' ad Agora' su Rai Tre la segretaria del Pd, Elly Schlein.
Sfiducia a Santanchè? Ascolteremo e valuteremo - Proporrete una mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo, Daniela Santanchè? "Intanto abbiamo chiesto a lei di venire a riferire in Aula. Trovo già grave che venga soltanto al Senato e non anche alla Camera. Non si capisce perché non venga in tutte e due le Camere che ci sono in Italia a rispondere sui fatti gravi che sono emersi. Poi ascolteremo e valuteremo cosa fare". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, ad 'Agorà estate' su Rai3. Oggi pomeriggio al Senato Santanchè - ha sottolineato - "deve riferire su delle cose molto gravi che emergono da inchieste giornalistiche ma anche che abbiamo scoperto noi come Partito democratico. In un'interrogazione abbiamo chiesto conto di un prestito che una di queste società, la Ki Group, avrebbe ricevuto durante il Covid di 2,7 milioni di euro che non sarebbe stato restituito". "Capite che non ci può essere una ministra che è in qualche modo ha un debito verso lo Stato di quasi 3 milioni. Sono fatti per cui ministri in Italia e in Europa si sarebbero già dimessi", ha aggiunto Schlein.
Pd: sì a pluralismo interno, ma nel rispetto del mio mandato - "Ben venga il pluralismo interno nel rispetto del mandato chiaro che io ho ricevuto alle primarie, cioè ricostruire un'identità coerente di questo partito sulla giustizia sociale, sul contrasto alle diseguaglianze, sul lavoro di qualità e sulla lotta all'emergenza climatica. E questo stiamo provando a fare". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, ai microfoni di 'Agorà estate' su Rai3, rispondendo alla domanda se continuino a esistere le correnti nel Partito democratico. "Continuano a esistere - ha sottolineato - sensibilità diverse ed è bene che sia così, perché altrimenti ci si chiude in un partito di tutti uguali, tutti simili. Noi siamo l'unico partito non legato in questo momento ad una leadership personale. E io questo credo che sia un valore. È il motivo per cui mi sono candidata alla segreteria, perché non credo nei partiti personali, non penso che facciano il bene dell'Italia e penso che abbiano una vita breve".
M5S? No formule astratte - Quella sul salario minimo è una prova di alleanza con il M5S che potrebbe funzionare in futuro? "Intanto abbiamo dimostrato che sul merito delle battaglie fondamentali per l'Italia si possono trovare convergenze significative tra le opposizioni e io come segretaria di Pd dall'inizio mi sono impegnata a favorire convergenze sui temi, non sulle formule astratte che interessano meno alle cittadini e ai cittadini". Lo ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, ai microfoni di 'Agorà estate' su Rai3.
Non gli interessano le soluzioni, hanno qualcosa di meglio: un capro espiatorio al giorno, un nemico al giorno. Che sia il diverso, che sia la comunità Lgbtqia+, che siano le politiche ecologiste o le donne troppo emancipate per i loro gusti. Un nemico al giorno ma le politiche stanno a zero. Se siamo qui è per recuperare l'afflato di un disegno che vuole unire i popoli. L'Europa che ha in testa Giorgia Meloni non è l'Europa dei popoli, ma dei veti nazionali". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in un punto stampa in occasione della segreteria Dem in corso a Ventotene.
L'Europa di Meloni è quella dei veti nazionali - "L'Europa che ha in testa Giorgia Meloni non è l'Europa dei popoli ma quella dei veti nazionali, come quelli dei suoi amici alleati ungheresi e polacchi che negano la solidarietà europea sull'accoglienza dei migranti ai danni dell'Italia. E invece che battersi per superare Dublino la premier Meloni che cosa fa? Dà ragione a loro". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein nel punto stampa sull'isola di Ventotene che precede la segreteria Dem.
Ue - "Le tensioni fanno vedere l'insussistenza di una maggioranza di destra destra al governo dell'Unione. Abbiamo visto le polemiche di Tajani e Salvini su Le Pen. Ma soprattutto abbiamo visto il fallimento del tentativo di mediazione da parte di Giorgia Meloni con Ungheria e Polonia. Non è una sorpresa". Lo ha detto Elly Schlein nel punto stampa prima della segretaria Dem sull'isola di Ventotene.
Pd a Ventotene per nutrire il sogno di una Europa unita - "Per me era importante venire qui per continuare a nutrire l'impegno verso un sogno. Abbiamo ancora bisogno di un sogno federalista che nasce in quest'isola dove il fascismo ha costretto molti confinati. E alcuni di questi confinati non hanno scelto di rispondere all'odio con altro odio e altre divisioni ma con un'utopia. Quella di vedere un Continente che si è sempre fatto la guerra, capire invece che per le grandi sfide del futuro bisogna mettere in comune competenze e risorse. Questo è il manifesto per un'Europa libera e unita. Questo è il manifesto di Ventotene. Questo è quello che il Pd vuole portare avanti". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in un punto stampa in occasione della segreteria Dem in corso a Ventotene.
Migranti - "Noi c'eravamo già prima a cercare di superare il regolamento di Dublino quando la destra non si presentava neanche al negoziato per non disturbare quei suoi alleati che oggi voltano loro le spalle. Noi c'eravamo già prima a far capire che, su queste sfide, se tutti fanno valere soltanto il loro interesse nazionale non si salva nessuno in Europa. Bisogna trovare un equilibrio che rappresenti un interesse europeo e che componga gli interessi nazionali. Non si può promuovere un'Europa à la carte, in cui si scelgono quali sono i benefici che si vogliono e non si condividono le responsabilità che ne derivano. Vale per l'immigrazione, ma anche per le questioni climatica, fiscale e sociale. In questi anni abbiamo visto passi significativi che noi difenderemo coi denti e al nostro fianco non abbiamo mai visto il partito di Giorgia Meloni in questi avanzamenti per l'Italia, compreso l'ottenimento dei fondi del Pnrr". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in un punto stampa in occasione della segreteria Dem in corso a Ventotene.
Ucraina - "Oggi abbiamo anche altre ragioni per continuare a nutrire il sogno di Ventotene. Per continuare a credere in un'Europa più politica che è il contrario di quello che vogliono i nazionalisti. E guai a non capire che la guerra che è tornata a infiammare l'Europa è una guerra nazionalista, quella di Putin contro l'Ucraina. Mi appello alle nuove generazioni perché non rinuncino alla prospettiva europea. Perché non c'è una sola sfida, in cui ci giochiamo il futuro, in cui siano sufficienti gli Stati nazionali. L'Europa sociale, l'Europa della salute, l'Europa che chiede il salario minimo. L'Europa che anche sulla politica estera deve trovare una sua voce sola e forte per non condannarsi alla marginalità, quando altri grandi potenze fanno il loro interesse sullo scacchiere globale. L'Europa può anche farsi portatrice di pace in un momento grave e difficile in cui dobbiamo continuare a promuovere il pieno sostegno convinto all'Ucraina rispetto all'invasione criminale di Putin". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in un punto stampa in occasione della segreteria Dem in corso a Ventotene.
Pnrr - "Non abbandoniamoci alla retorica della generazione Erasmus, finché ci saranno persone della mia generazione e di quelle successive che da quel sogno si sentono ancora escluse, lontane, marginalizzate. Quindi riuscire a lavorare su una maggiore inclusione, su una maggiore coesione sociale e territoriale, è ciò che dobbiamo riuscire a fare attraverso l'impiego dei fondi della coesione ma anche del Pnrr. Su cui il governo di Giorgia Meloni rischia di fare perdere all'Italia e all'Europa una opportunità unica e irripetibile". Lo ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein in un punto stampa in occasione della segreteria Dem in corso a Ventotene.
Salario minimo - "Sul salario minimo c'erano quattro proposte delle diverse opposizioni. Abbiamo lavorato perche' diventasse una proposta unitaria forte. Il governo non puo' dire di no, perche' volterebbe le spalle a milioni di lavoratori e lavoratrici poveri che non si sentono tutelati". Cosi' ad Agora' su Rai Tre la segretaria del Pd, Elly Schlein.
Sfiducia a Santanchè? Ascolteremo e valuteremo - Proporrete una mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo, Daniela Santanchè? "Intanto abbiamo chiesto a lei di venire a riferire in Aula. Trovo già grave che venga soltanto al Senato e non anche alla Camera. Non si capisce perché non venga in tutte e due le Camere che ci sono in Italia a rispondere sui fatti gravi che sono emersi. Poi ascolteremo e valuteremo cosa fare". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, ad 'Agorà estate' su Rai3. Oggi pomeriggio al Senato Santanchè - ha sottolineato - "deve riferire su delle cose molto gravi che emergono da inchieste giornalistiche ma anche che abbiamo scoperto noi come Partito democratico. In un'interrogazione abbiamo chiesto conto di un prestito che una di queste società, la Ki Group, avrebbe ricevuto durante il Covid di 2,7 milioni di euro che non sarebbe stato restituito". "Capite che non ci può essere una ministra che è in qualche modo ha un debito verso lo Stato di quasi 3 milioni. Sono fatti per cui ministri in Italia e in Europa si sarebbero già dimessi", ha aggiunto Schlein.
Pd: sì a pluralismo interno, ma nel rispetto del mio mandato - "Ben venga il pluralismo interno nel rispetto del mandato chiaro che io ho ricevuto alle primarie, cioè ricostruire un'identità coerente di questo partito sulla giustizia sociale, sul contrasto alle diseguaglianze, sul lavoro di qualità e sulla lotta all'emergenza climatica. E questo stiamo provando a fare". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, ai microfoni di 'Agorà estate' su Rai3, rispondendo alla domanda se continuino a esistere le correnti nel Partito democratico. "Continuano a esistere - ha sottolineato - sensibilità diverse ed è bene che sia così, perché altrimenti ci si chiude in un partito di tutti uguali, tutti simili. Noi siamo l'unico partito non legato in questo momento ad una leadership personale. E io questo credo che sia un valore. È il motivo per cui mi sono candidata alla segreteria, perché non credo nei partiti personali, non penso che facciano il bene dell'Italia e penso che abbiano una vita breve".
M5S? No formule astratte - Quella sul salario minimo è una prova di alleanza con il M5S che potrebbe funzionare in futuro? "Intanto abbiamo dimostrato che sul merito delle battaglie fondamentali per l'Italia si possono trovare convergenze significative tra le opposizioni e io come segretaria di Pd dall'inizio mi sono impegnata a favorire convergenze sui temi, non sulle formule astratte che interessano meno alle cittadini e ai cittadini". Lo ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, ai microfoni di 'Agorà estate' su Rai3.