Il riordino della Protezione Civile
Lo scorso fine settembre la Camera dei Deputati ha approvato la delega per il riordino del sistema di Protezione civile. Si tratta di uno strumento normativo, quello delegato al Governo, che permetterà un riordino decisivo in un settore delicato e fondamentale per la sicurezza dei cittadini e la difesa del patrimonio territoriale del nostro Paese. Sempre più spesso eventi climatici e disastri imprevisti minano l'incolumità dei cittadini e la vita dei comuni. Terremoti, alluvioni e frane, dal dopoguerra ad oggi, rappresentano per l'Italia una questione sociale grave: migliaia di vittime e danni economici ingenti alle famiglie e alle imprese.
Ad oggi si stimano danni per 240 miliardi di euro.
Dal terremoto del Friuli nel 1976 ad oggi il sistema di Protezione civile, articolato in un complesso sistema centrale e locale, ha mostrato nelle emergenze i suoi migliori aspetti. Gli interventi seguiti ai disastri, dobbiamo riconoscerlo, sono stati positivi e bene organizzati; eppure dobbiamo fare ulteriori passi. Dobbiamo migliorarci nella prevenzione dei rischi, educare i cittadini, coordinare meglio il volontariato...dare insomma al sistema di Protezione civile una semplificazione ed una migliore organizzazione.
Ad oggi si stimano danni per 240 miliardi di euro.
Dal terremoto del Friuli nel 1976 ad oggi il sistema di Protezione civile, articolato in un complesso sistema centrale e locale, ha mostrato nelle emergenze i suoi migliori aspetti. Gli interventi seguiti ai disastri, dobbiamo riconoscerlo, sono stati positivi e bene organizzati; eppure dobbiamo fare ulteriori passi. Dobbiamo migliorarci nella prevenzione dei rischi, educare i cittadini, coordinare meglio il volontariato...dare insomma al sistema di Protezione civile una semplificazione ed una migliore organizzazione.
L'intervento normativo, che a deleghe ultimate si configurerà come una legge quadro, s'inserisce nella più generale riorganizzazione dello Stato, delle Regioni e degli enti locali riguardanti la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione.
Con la delega si procede a riordinare quindi il quadro di riferimento, semplificandolo e rendendolo più chiaro ed efficace, ricercando la maggior coerenza possibile tra gli strumenti nazionali e regionali, garantendo certezza e omogeneità nelle risposte concrete date alle comunità colpite, valorizzando l'indispensabile apporto del volontariato organizzato e del sistema pubblico della protezione civile, mantenendo gli standard di eccellenza riconosciuti al nostro Paese in tutta Europa.
Per seguire l'attività di Ezio Casati: sito web - pagina facebook