Per la Sanità manca uno slancio riformatore
Le manifestazioni in programma nei prossimi giorni per la difesa del Sistema sanitario nazionale, da Anaao Assomed alla Cgil, "segnalano un allarme che fa i conti con la realtà, con lo stato di finanziamento del servizio sanitario nazionale, con un arretramento rispetto alla riforma della medicina del territorio prevista nel Pnrr e con la mancanza di uno slancio riformatore che ci saremmo aspettati tutti dopo il Covid". Così a 9Colonne Beatrice Lorenzin, senatrice Pd e già ministra della Salute (video).
"Qui - continua - c'è la necessità di far rimanere la salute, il Servizio sanitario nazionale e l'articolo 32 della Costituzione 'top agenda' nell'attività del governo. Invece sembra che dopo la crisi del Covid la sanità sia sparita dalle priorità del Paese. Invece sappiamo bene che è un sistema che va programmato negli anni e che richiede interventi ora per vederne gli effetti tra 15-20 anni".
La parlamentare dem aggiunge: "Quello dell'assenza personale sanitario, anche a detta dell'Ocse, è uno dei principali temi che riguardano l'Italia ma non solo, che è stato esacerbato dal Covid: non solo medici, ma infermieri, professionisti della salute. Questo comporta da un lato che abbiamo una competizione internazionale ad accaparrarsi il nostro personale perché in Italia è pagato molto di meno rispetto agli altri paesi europei, ma c'è anche un tema di attrattività delle professioni sanitarie, di qualità della vita dei professionisti sanitari: sono tutte questioni - conclude Lorenzin - che devono essere messe in campo e affrontate in modo radicale, perché dobbiamo ricordarci che la salute cammina sulle gambe del personale sanitario e se queste non ci sono viene meno l'accesso alle terapie, alla diagnostica e all'assistenza".
"Qui - continua - c'è la necessità di far rimanere la salute, il Servizio sanitario nazionale e l'articolo 32 della Costituzione 'top agenda' nell'attività del governo. Invece sembra che dopo la crisi del Covid la sanità sia sparita dalle priorità del Paese. Invece sappiamo bene che è un sistema che va programmato negli anni e che richiede interventi ora per vederne gli effetti tra 15-20 anni".
La parlamentare dem aggiunge: "Quello dell'assenza personale sanitario, anche a detta dell'Ocse, è uno dei principali temi che riguardano l'Italia ma non solo, che è stato esacerbato dal Covid: non solo medici, ma infermieri, professionisti della salute. Questo comporta da un lato che abbiamo una competizione internazionale ad accaparrarsi il nostro personale perché in Italia è pagato molto di meno rispetto agli altri paesi europei, ma c'è anche un tema di attrattività delle professioni sanitarie, di qualità della vita dei professionisti sanitari: sono tutte questioni - conclude Lorenzin - che devono essere messe in campo e affrontate in modo radicale, perché dobbiamo ricordarci che la salute cammina sulle gambe del personale sanitario e se queste non ci sono viene meno l'accesso alle terapie, alla diagnostica e all'assistenza".