Il Governo affronti il problema dell'Istituto Beccaria di Milano
Articolo di Franco Mirabelli.
Lo scorso aprile il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano, Francesco Maisto, ha presentato un report sulla situazione in cui versa l'Istituto penale minorile Beccaria di Milano nel quale si evidenzia l'aggravarsi delle già precarie situazioni dell'istituto da dove, come noto, lo scorso Natale sono evasi 7 detenuti.
Come si legge nel report "la situazione giovanile è estremamente preoccupante e i ragazzi che arrivano hanno delle modalità relazionali molto aggressive, spesso con problematiche dovute non solo alla condotta ma anche legate all'uso di droga e problemi psichiatrici. Trovare posto in luoghi alternativi non è facile. Ad oggi ci sono sette provvedimenti di collocamento in comunità ma non si trovano i posti poiché le comunità rifiutano in tutta Italia".
Fra i motivi addotti, la carenza di spazi, le forti problematiche presentate dai ragazzi e, in particolare, l'essere molti di loro minori non accompagnati.
Relativamente al personale, poi, il predetto report evidenzia come ogni anno la maggior parte del personale spesso giovanissimo, chieda il trasferimento nel luogo di origine o in un luogo più vicino, richieste che comportano, pertanto, un continuo turn over.
A tutto questo si aggiungono la mancanza oramai decennale di una stabilità delle figure del direttore, del Comandante e degli agenti di polizia penitenziaria e il problema relativo all'organizzazione e alla gestione degli spazi attualmente carenti e in attesa dell'apertura del nuovo padiglione.
Per tutti questi motivi, insieme ai colleghi Bazoli, Rossomando e Verini ho presentato una interrogazione al Ministro della Giustizia a cui chiedo di sapere "quali iniziative necessarie e urgenti intenda intraprendere per stabilizzare la direzione e porre fine alle numerose criticità dell'Istituto penale minorile Beccaria di Milano denunciate pubblicamente e a più riprese dal Garante dei detenuti dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano".
Testo dell'interrogazione:
INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI RISPOSTA URGENTE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 151 DEL REGOLAMENTO DEL SENATO
MIRABELLI, BAZOLI, ROSSOMANDO, VERINI
Al Ministro della Giustizia
lo scorso aprile il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano, Francesco Maisto, ha presentato un Report sulla situazione in cui versa l’Istituto penale minorile Beccaria di Milano nel quale si evidenzia l’aggravarsi delle già precarie situazioni dell’istituto da dove, come noto, lo scorso Natale sono evasi 7 detenuti;
come si legge nel Report “La situazione giovanile è estremamente preoccupante e i ragazzi che arrivano hanno delle modalità relazionali molto aggressive, spesso con problematiche dovute non solo alla condotta ma anche legate all'uso di droga e problemi psichiatrici. Trovare posto in luoghi alternativi non è facile. Ad oggi ci sono sette provvedimenti di collocamento in comunità ma non si trovano i posti poiché le comunità rifiutano in tutta Italia";
infatti, ad oggi sono ben settanta i dinieghi registrati. Fra i motivi addotti, la carenza di spazi, le forti problematiche presentate dai ragazzi e, in particolare, l’essere molti di loro minori non accompagnati oltre alla difficoltà nel trovare educatori, notoriamente pagati con stipendi assolutamente inadeguati rispetto al delicatissimo ruolo che sono chiamati a svolgere;
nel Report, inoltre, si evidenzia la particolare criticità delle condizioni di vita dei ragazzi in isolamento che “pranzano coi piatti sulle ginocchia” per l’assenza di tavolini nelle celle, dove anche l’utilizzo di tavoli di plastica o a ribalta non risulta adeguato per ragioni di sicurezza;
considerato che:
relativamente al personale, il predetto Report evidenzia come ogni anno la maggior parte del personale spesso giovanissimo, chieda il trasferimento nel luogo di origine o in un luogo più vicino, richieste che comportano, pertanto, un continuo turn over;
alle emergenze che si vengono a creare si risponde di volta in volta facendo ricorso a rinforzi estemporanei e per brevi periodi;
come di tutta evidenza la mancanza di un progetto educativo oltre alla mancanza oramai decennale di una stabilità delle figure del direttore, del Comandante e degli agenti di polizia penitenziaria arrecano un grave nocumento al funzionamento dell’IPM milanese;
a quanto detto si aggiunga il problema relativo all’organizzazione e alla gestione degli spazi attualmente carenti e in attesa dell’apertura del nuovo padiglione;
si chiede di sapere:
quali iniziative necessarie e urgenti il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per stabilizzare la direzione e porre fine alle numerose criticità dell’Istituto penale minorile Beccaria di Milano denunciate pubblicamente e a più riprese dal Garante dei detenuti dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano.
Lo scorso aprile il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano, Francesco Maisto, ha presentato un report sulla situazione in cui versa l'Istituto penale minorile Beccaria di Milano nel quale si evidenzia l'aggravarsi delle già precarie situazioni dell'istituto da dove, come noto, lo scorso Natale sono evasi 7 detenuti.
Come si legge nel report "la situazione giovanile è estremamente preoccupante e i ragazzi che arrivano hanno delle modalità relazionali molto aggressive, spesso con problematiche dovute non solo alla condotta ma anche legate all'uso di droga e problemi psichiatrici. Trovare posto in luoghi alternativi non è facile. Ad oggi ci sono sette provvedimenti di collocamento in comunità ma non si trovano i posti poiché le comunità rifiutano in tutta Italia".
Fra i motivi addotti, la carenza di spazi, le forti problematiche presentate dai ragazzi e, in particolare, l'essere molti di loro minori non accompagnati.
Relativamente al personale, poi, il predetto report evidenzia come ogni anno la maggior parte del personale spesso giovanissimo, chieda il trasferimento nel luogo di origine o in un luogo più vicino, richieste che comportano, pertanto, un continuo turn over.
A tutto questo si aggiungono la mancanza oramai decennale di una stabilità delle figure del direttore, del Comandante e degli agenti di polizia penitenziaria e il problema relativo all'organizzazione e alla gestione degli spazi attualmente carenti e in attesa dell'apertura del nuovo padiglione.
Per tutti questi motivi, insieme ai colleghi Bazoli, Rossomando e Verini ho presentato una interrogazione al Ministro della Giustizia a cui chiedo di sapere "quali iniziative necessarie e urgenti intenda intraprendere per stabilizzare la direzione e porre fine alle numerose criticità dell'Istituto penale minorile Beccaria di Milano denunciate pubblicamente e a più riprese dal Garante dei detenuti dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano".
Testo dell'interrogazione:
INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI RISPOSTA URGENTE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 151 DEL REGOLAMENTO DEL SENATO
MIRABELLI, BAZOLI, ROSSOMANDO, VERINI
Al Ministro della Giustizia
lo scorso aprile il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano, Francesco Maisto, ha presentato un Report sulla situazione in cui versa l’Istituto penale minorile Beccaria di Milano nel quale si evidenzia l’aggravarsi delle già precarie situazioni dell’istituto da dove, come noto, lo scorso Natale sono evasi 7 detenuti;
come si legge nel Report “La situazione giovanile è estremamente preoccupante e i ragazzi che arrivano hanno delle modalità relazionali molto aggressive, spesso con problematiche dovute non solo alla condotta ma anche legate all'uso di droga e problemi psichiatrici. Trovare posto in luoghi alternativi non è facile. Ad oggi ci sono sette provvedimenti di collocamento in comunità ma non si trovano i posti poiché le comunità rifiutano in tutta Italia";
infatti, ad oggi sono ben settanta i dinieghi registrati. Fra i motivi addotti, la carenza di spazi, le forti problematiche presentate dai ragazzi e, in particolare, l’essere molti di loro minori non accompagnati oltre alla difficoltà nel trovare educatori, notoriamente pagati con stipendi assolutamente inadeguati rispetto al delicatissimo ruolo che sono chiamati a svolgere;
nel Report, inoltre, si evidenzia la particolare criticità delle condizioni di vita dei ragazzi in isolamento che “pranzano coi piatti sulle ginocchia” per l’assenza di tavolini nelle celle, dove anche l’utilizzo di tavoli di plastica o a ribalta non risulta adeguato per ragioni di sicurezza;
considerato che:
relativamente al personale, il predetto Report evidenzia come ogni anno la maggior parte del personale spesso giovanissimo, chieda il trasferimento nel luogo di origine o in un luogo più vicino, richieste che comportano, pertanto, un continuo turn over;
alle emergenze che si vengono a creare si risponde di volta in volta facendo ricorso a rinforzi estemporanei e per brevi periodi;
come di tutta evidenza la mancanza di un progetto educativo oltre alla mancanza oramai decennale di una stabilità delle figure del direttore, del Comandante e degli agenti di polizia penitenziaria arrecano un grave nocumento al funzionamento dell’IPM milanese;
a quanto detto si aggiunga il problema relativo all’organizzazione e alla gestione degli spazi attualmente carenti e in attesa dell’apertura del nuovo padiglione;
si chiede di sapere:
quali iniziative necessarie e urgenti il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per stabilizzare la direzione e porre fine alle numerose criticità dell’Istituto penale minorile Beccaria di Milano denunciate pubblicamente e a più riprese dal Garante dei detenuti dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano.
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