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Pnrr: ribadiamo le preoccupazioni

Written by Marina Sereni.

"Avevamo chiesto l'informativa del Ministro Fitto sullo stato di attuazione del PNRR e ci saremmo aspettati una disamina puntuale e chiara delle criticità e delle proposte di rimodulazione che il Governo intende proporre a Bruxelles. Invece abbiamo ascoltato un ragionamento ancora molto generico di fronte al quale non possiamo che ribadire le nostre preoccupazioni". Così Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità della segreteria PD.
"Oggi il Ministro non ha mai citato i progetti relativi al settore della Sanità dalla cui attuazione dipendono sia la possibilità di realizzare una rete di Case della Comunità e di Ospedali di Comunità, rafforzando la dimensione territoriale del Sistema Sanitario pubblico, sia gli investimenti in digitalizzazione e telemedicina che consentirebbero di ridurre molto i divari territoriali nelle prestazioni sanitarie. Più di una volta il Ministro Fitto nei giorni scorsi ha fatto riferimento al nodo della spesa corrente in Sanità, lamentando che le risorse europee del PNRR possano essere utilizzate solo per investimenti. Eppure - sottolinea - se si leggono con attenzione i documenti che accompagnano la missione 6 del PNRR, quella appunto sulla Salute, si potrà vedere come questi investimenti avrebbero un impatto positivo proprio sulla spesa corrente, su almeno tre fronti: la riduzione dei ricoveri non necessari nel caso di patologie croniche, la diminuzione del ricorso inappropriato ai pronto soccorso, la riduzione della spesa per alcune tipologie di farmaci ad alto rischio di inappropriatezza. Sarebbe dunque da irresponsabili perdere l'opportunità di usare tutti i 20 miliardi previsti dal PNRR per la Sanità. Chiederemo al Ministro Schillaci nei prossimi giorni un confronto di merito sullo stato di attuazione dei Contratti istituzionali che le singole Regioni hanno sottoscritto con il Ministero per superare eventuali ritardi e inadempienze. La difesa e il miglioramento della Sanità pubblica passa anche per l'utilizzo di queste importanti risorse europee", conclude.

Per seguire l'attività di Marina Sereni: sito web

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