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70mila a Milano per il corteo di Libera

Written by Libera.

L'ultima volta era stata 13 anni fa: oggi Milano torna a essere la piazza delle celebrazioni nazionali per la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Al corteo, che da corso Venezia arriva in piazza Duomo, partecipano 70mila persone, fra cui oltre 500 familiari di vittime. Vengono letti i nomi delle vittime della mafia "1069 persone che sono altrettanti eroi innocenti, 1069 nostri fratelli e sorelle. A ciascuno di loro va il nostro ricordo, il nostro affetto, la nostra riconoscenza soprattutto". Insieme ai loro, come annunciato le scorse settimane, vengono letti anche i nomi dei migranti morti nella tragedia di Cutro.
Fonte: Repubblica.

Video degli interventi dal palco

Don Ciotti: la latitanza di Messina Denaro ne nasconde altre
Il significato della cattura di Matteo Messina Denaro "è chiederci" come "questa latitanza nasconda altre latitanze, cioè quella di chi avrebbe dovuto fare di più la propria parte". Lo ha detto il presidente e fondatore di Libera, don Luigi Ciotti al corteo in memoria delle vittime innocenti delle mafie, partito da corso Venezia a Milano.
"Non è possibile che una persona per trent'anni sia latitante. Allora non dimentichiamoci che sarebbe stato già arrestato se non ci fosse stato qualcuno che ha impedito tutto questo. Non dimentichiamoci il capo della squadra Mobile di Trapani che fu allontanato, un bravo prefetto che fu cacciato via perché stava cercando di fare le cose giuste, i bravi magistrati che stavano indagando e che sono stati un po' mortificati e anche penalizzati". La latitanza di Messina Denaro serve anche a ricordare che "l'ultima mafia non è mai l'ultima, è sempre la penultima, perché le mafie si risvegliano sempre. Nel loro codice genetico c'è che bisogna sempre sopravvivere, rigenerarsi, cambiare, trasformarsi".

Don Ciotti: le mafie sono diventate moderne imprese
"Le mafie sono diventate moderne imprese. Ricorrono meno alla violenza diretta perché possono contare su quella bianca del capitale economico". Così il presidente e fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, intervenendo dal palco allestito in piazza Duomo a Milano per la manifestazione nazionale in memoria delle vittime innocenti delle mafie.
"La convivenza è dovuta a connivenza e sottovalutazione, a letture antiche che si continuano a fare sulle mafie, letture inadeguate dei fenomeni criminali che si sono evoluti assumendo forme e metodi che richiedono nuovi sguardi e nuove strategie. Allora forse la saldatura tra mafie e capitale economico richiede oggi dei nuovi paradigmi".

Don Ciotti: la mafia vince dove la vita naufraga
"Le mafie vincono dove la vita naufraga, dove la coscienza si inabissa e annega". Così il presidente e fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, intervenendo dal palco di piazza Duomo a Milano allestito per la commemorazione delle vittime innocenti delle mafie. "I migranti morti, lasciatemelo dire con sofferenza, sono la coscienza sporca di un occidente che volge la testa dall'altra parte, che ha tradito la secolare tradizione di civiltà, di conoscenza, di libertà e di diritti. È questa la coscienza sporca".
"Finché non ci sarà una presa di coscienza collettiva delle ricadute della peste mafiosa sulle vite di tutti, la lotta alle mafie non riuscirà ad estirpare il male alla radice" ha aggiunto. "Dobbiamo andare alla radice del male, non fermarci solo agli effetti. La radice culturale, sociale, etica. Andare alla radice dei problemi per evitare un pericolo che stiamo vivendo, la normalizzazione".

Don Ciotti a Milano ricorda le vittime di Cutro
"Non abbiamo ancora tutti i nomi, ma chiedo che scorrano i nomi di tutti quelli che abbiamo recuperato. Vogliamo ricordare tutte le vittime. Perché il dolore di quelle famiglie è uguale per tutti, è immenso e noi da questa piazza vogliamo abbracciarli tutti". Così il presidente di Libera don Luigi Ciotti dal palco di piazza Duomo a Milano per la commemorazione delle vittime innocenti delle mafie, ricordando i defunti nel naufragio di Cutro. Ciotti ha poi mostrato una maglietta con alcuni simboli: "Kr significa Crotone, il numero 46 è riferito al 46esimo corpo trovato, la lettera M è perché era maschio, la O sbarrata indica che era un bambino al di sotto di un anno". Sugli schermi accanto al palco sono stati proiettati i nomi delle vittime.

Don Ciotti: la giornata nasce dal pianto della mamma di Antonio Montinaro
La Giornata della memoria e dell'impegno per le vittime innocenti delle mafie "nasce grazie a una donna: non scorderò mai il primo anniversario di Capaci, mentre le autorità ricordavano Falcone e Morvillo sentivamo questa donna, il suo pianto, era la colonna sonora. Era la mamma di Antonio Montinaro". Così Luigi Ciotti a margine del corteo a Milano. "A un certo punto lei mi prende e mi dice 'una domanda, ma come mai non dicono mai il nome di mio figlio' - spiega Ciotti - il primo diritto è essere chiamata per nome". Per questo Libera ogni anno legge dal palco della manifestazione i nomi di tutte le vittime innocenti delle mafie, oltre 1.069 quest'anno.

Don Ciotti: i morti sono sulla coscienza sporca dell’Occidente
"I migranti morti sono la coscienza sporca di un Occidente che volge la testa dall'altra parte e ha tradito la sua secolare tradizione di diritti". Così don Luigi Ciotti dal palco della XXVIII Giornata della memoria e dell'impegno delle vittime innocenti delle mafie, a proposito del tema delle migrazioni. "Facile prendersela con gli scafisti che certo commettono un reato ma sfruttano un'ingiustizia che però sta a monte. Finché su questa Terra continueranno a dominare individualismi e sete di potere le persone continueranno a fuggire affidandosi a mezzi di fortuna pur di salvarsi" dice ancora Ciotti.

Don Ciotti: è ipocrita chiedere se i migranti conoscono i rischi del viaggio
"È ipocrita chiedere ai migranti se sono coscienti dei rischi cui vanno incontro perché la scelta è tra la vita e la morte". Così don Luigi Ciotti presidente di Libera dal palco di Milano, per la XXVIII Giornata della memoria e dell'impegno delle vittime innocenti delle mafie. "Le mafie vincono dove l'umanità naufraga, dove il sentimento di comunità annega", ha detto Ciotti. È stata la nostra storia, di milioni di italiani, andati in giro nel mondo", ha sottolineato il presidente di Libera. "Una persona non può essere privata di dignità e libertà per essere nata in una parte del mondo straziata da povertà e conflitto".

Mafie: letti nomi vittime naufragio Cutro, don Ciotti mostra la maglia 'KR 46 MO'
I nomi delle vittime del naufragio di Cutro scorrono sullo schermo di piazza Duomo a Milano durante la XXVIII Giornata della memoria e dell'impegno per le vittime innocenti delle mafie. Don Luigi Ciotti, dal palco, ha mostrato una maglia per onorare le vittime del naufragio nel Crotonese, con la scritta 'KR 46 MO', la sigla che si riferisce alla 46esima vittima accertata, un bambino. L'elenco dei nomi è stato accolto da un lungo applauso della piazza.

Sala: La Giornata delle Vittime Innocenti della Mafie è un’occasione importante per Milano
"E' un'occasione importante per la nostra città. Perché non possiamo dimenticare il trentesimo anniversario della strage di via Palestro, ma anche il decimo dal conferimento della cittadinanza onoraria a Lea Garofalo. In questo periodo storico ci sono tanti investimenti su Milano e ovviamente grandi masse di denaro richiamano gli interessi dei malintenzionati. Questo ci sprona a fare sempre meglio nella lotta contro corruzione e mafia": lo ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala in occasione della 28esima Giornata Nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si svolge stamane nel capoluogo lombardo. Sala, sui suoi social, ha poi ricordato che nella città, il lavoro nel segno della legalità ha portato alla confisca di 224 beni che sono stati assegnati al comune perché venissero riutilizzati per scopi sociali. "Luoghi che rappresentano il 'male' e che vengono invece trasformati in strutture di 'bene': l'ultimo esempio è la 'casa col buco' di via Mosso, che presto diventerà un residence per famiglie in difficoltà" il commento del primo cittadino.

Schlein: non si combatte la mafia alzando il tetto al contante
"Sappiamo che in momenti di difficoltà economica gli strumenti che ci diamo per contrastare l'infiltrazione delle mafie nell'economia legale devono essere ulteriormente rafforzati. E purtroppo non stiamo vedendo questo. Non si fa alzando il tetto del contante, non si fa agendo per indebolire le tutele della legalità nel codice degli appalti. Lo si fa con una grande operazione di maggiore trasparenza e controllo, di maggiore formazione, fin dalle scuole e dentro le pubbliche amministrazioni, con una battaglia che è anche culturale". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine della manifestazione a Milano per la XXVIII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie.

Schlein: serve uno sforzo in più dal governo sulla lotta alle mafie
"Sulla lotta alla mafia serve uno sforzo in più e anche questo chiediamo a tutte le istituzioni e anche al governo". Lo ha detto la segreteria del Pd, Elly Schlein, a margine della manifestazione a Milano per la XXVIII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie. "Qui ci sono molti amministratori - ha aggiunto - che scelgono ogni giorno la lotta contro la criminalità organizzata, contro le mafie, contro la corruzione. Questa è una battaglia fondamentale in un Paese come il nostro perché la corruzione e l'infiltrazione economica delle mafie nell'economia, oltre che nelle istituzioni, quando ci arriva, sono un elemento che aumenta le diseguaglianze in questo Paese". "Massima deve essere la guardia delle istituzioni e della politica tutta. Trasversalmente nell'impegno a contrastare questi fenomeni", ha concluso Schlein.

Schlein: grande partecipazione a Milano, siamo al fianco delle vittime
"Una grande partecipazione. È un piacere. Voglio davvero ringraziare Libera, Avviso pubblico e le tante associazioni che hanno aderito, le scuole, le studentesse e gli studenti. Una piazza piena di giovani, piena di amministratrici e amministratori, piena di persone che sanno che dobbiamo tenere alta la guardia per contrastare ogni organizzazione criminale, ogni mafia e anche la corruzione, uno dei fattori che purtroppo incide più brutalmente sul Paese e sulle sue disuguaglianze. Questa lotta la dobbiamo proseguire ogni giorno". Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando con i giornalisti in piazza Duomo, a Milano, in occasione della XXVIII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. "Oggi, però, è la Giornata dedicata alle vittime innocenti. Le loro famiglie stanno ancora aspettando verità. C'è un diritto alla verità per cui dobbiamo lottare, perché non è possibile che ancora dopo molti anni non si possa risalire alla verità dei fatti, alle responsabilità e a vedere puniti coloro che hanno ucciso le vittime innocenti delle mafie. È un'altra battaglia in cui saremo al loro fianco", ha concluso Schlein.

Schlein ai parenti delle vittime: "Ce la metteremo tutta"
Elly Schlein alla manifestazione in ricordo delle vittime di mafia, e' stata avvicinata da due parenti delle vittime della 'Ndrangheta, Stefania Grasso e Debora Cartisano. Una di loro le ha raccontato la sua storia, di quel padre che era un militante del Pc. "Mi ha cresciuta con "ideali che spero di ritrovare insieme a lei" ha detto rivolgendosi alla segreteria del Pd, che ha replicato "grazie, ce la metteremo tutta". Un'altra parente di vittima di mafia l'ha ringraziata per la sua presenza alla manifestazione, "qui noi siamo persone comuni ma volevamo dirle grazie". "Per me e' la cosa piu' preziosa - ha replicato Schlein - . E questo e' un appuntamento a cui tengo molto. Buon 21 marzo ci vediamo presto".

Schlein a Sala, sono molto contenta di essere qua Segretaria Pd: 'Ci sono tanti giovani, oggi è una bella giornata'
"Sono molto contenta di essere qua, è una bella giornata oggi, ci sono tanti giovani, amministratori e amministratrici. È bello": così la segretaria del Pd Elly Schlein ha parlato al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al suo arrivo al corteo nazionale antimafia promosso da Libera.

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