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Il deposito nazionale rifiuti radioattivi

Written by Chiara Braga.

Articolo di Energia Oltre su un'interrogazione presentata da Chiara Braga.

La responsabile Energia del Pd, Chiara Braga, ha presentato un'interrogazione al ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica riguardo i rifiuti radioattivi.
"Dall'ultimo inventario dei rifiuti radioattivi detenuti in Italia, elaborato dell'ISIN e appena pubblicato - si legge nell'interrogazione - si evince che nel 2021, rispetto all'anno precedente, è aumentato il volume dei rifiuti radioattivi detenuti in Italia.
Il totale è di 31.812,5 metri cubi (+ 60,9 metri cubi) mentre in termini di radioattività complessiva registrata l'attività totale dei rifiuti radioattivi è pari a 2.785.393,9 GBq, con una diminuzione, rispetto al 2020, di 43.541,16 GBq; più precisamente i rifiuti radioattivi presenti in Italia sono: a vita molto breve (1.014 metri cubi, con una diminuzione pari a 277,41 metri cubi rispetto al 2020), ad attività molto bassa (17.096,64 metri cubi, con un aumento di 2.478,35 metri cubi), a bassa attività (10.426,43 metri cubi, -2.273,64 metri cubi rispetto al 2020) e a media attività (3.275,39 metri cubi, +133,56 metri cubi)".
Dal report, prosegue l'interrogazione, "emerge il quadro di una situazione in evoluzione e con una gestione sicura ma troppo frammentata, con molti siti sparsi per tutto il Paese e gli smantellamenti finali delle centrali nucleari vincolati dall'annosa questione del deposito unico nazionale per le scorie radioattive.
Il 5 gennaio 2021, con la pubblicazione della proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi), del progetto preliminare del Deposito nazionale e parco tecnologico (Dnpt) e dei documenti correlati, si è poi aperta la consultazione pubblica come previsto dal decreto legislativo n. 31 del 2010. Nei 180 giorni successivi alla pubblicazione, le regioni, gli enti locali, nonché i soggetti portatori di interessi qualificati, hanno potuto formulare osservazioni e proposte tecniche trasmesse a Sogin.
Il 14 gennaio 2022 si è infine chiusa la consultazione pubblica, comprensiva del seminario nazionale, e sono state pubblicate le osservazioni trasmesse. Il 15 marzo 2022, Sogin ha trasmesso, per approvazione, al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica la proposta di Carta nazionale delle aree idonee (Cnai).
Nella risposta all'atto di sindacato ispettivo numero n. 3-02877 della XVIII legislatura circa il collocando deposito nazionale di scorie radioattive il Ministro pro tempore della transizione ecologica Roberto Cingolani così rispondeva: «[...] secondo il cronoprogramma attuale, è stata valutata come percorribile l'ipotesi di entrata in esercizio del deposito nel 2029, con individuazione del sito nel mese di dicembre 2023. Questo in base ai tempi dettati dalla norma".
Braga chiede quindi "quali iniziative intenda assumere a riguardo il ministro nei prossimi mesi e se intenda altresì confermare la data del dicembre 2023 come termine ultimo per l'individuazione del deposito nazionale rifiuti radioattivi".

Per seguire l'attività di Chiara Braga: sito web - pagina facebook

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