Approvata la legge sull'autismo
La Commissione igiene e sanità del Senato ha approvato, in via definitiva, in sede deliberante, il disegno di legge che reca «Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie». È un provvedimento che risponde ai bisogni di molte persone, molte delle quali sono bambini, e che soprattutto, accanto ai termini della diagnosi, della cura e della diagnosi precoce, affronta il tema della solitudine delle famiglie, che davvero sono state lasciate troppo sole e nella disperazione in alcuni momenti.
Il testo definisce la possibilità di istituire servizi specifici, attività di formazione per medici, familiari, operatori sociali e, soprattutto, per le persone affette da questa che non è una malattia ma è uno stato d'essere; esso affronta il tema della socialità e della creatività come possibilità di cura e di inserimento nella società e di tutti quegli interventi che servono a riaprire la comunicazione tra queste persone e il mondo.
È una legge quadro - si è discusso molto di questo - ed è una legge ordinamentale. Lavoreremo affinché i principi affermati vengano, poi, adeguatamente tradotti dalle Regioni in politiche attive e affinché vi siano i finanziamenti adeguati nei livelli essenziali di assistenza e nei piani sanitari regionali.
È un tema di straordinaria importanza, anche perché abbiamo lavorato in modo collettivo, con la leale collaborazione della Camera dei deputati, con la collaborazione del Governo, pur nell'autonomia del Parlamento, e con le Commissioni parlamentari - la Commissione bilancio e la Commissione affari costituzionali - che hanno lavorato con noi per sveltire il provvedimento. Posso dire, signor Presidente, che il richiamo del Presidente della Repubblica a fare in fretta una legge sull'autismo è stato un monito cui abbiamo risposto con tempi davvero straordinari.
Voglio ringraziare anche lei, signor Presidente, per tutta la collaborazione straordinaria che ci ha dato. Da oggi le famiglie non saranno più sole.
Permettetemi di ringraziare anche i due relatori, senatore Romano e senatrice Padua, e tutte le associazioni che abbiamo incontrato. È, infatti, una legge condivisa perché nata dall'incontro con tante associazioni, con tanti familiari, con tante persone: quei volti di bambini che, di fronte alla possibilità di comunicare, perdono anche quell'aggressività che talvolta rischia di diventare isolamento sociale.
Credo che questo sia il modo migliore con cui le istituzioni possono augurare a tutti i cittadini italiani, a queste persone e queste famiglie delle serene vacanze.
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