Un decreto per aiutare le aziende in crisi

La Camera ha recentemente approvato - in prima lettura - la conversione in legge del dl 83-2015 per sostenere le aziende italiane in crisi. Le direttrici fondamentali della proposta normativa, formulata dai Ministeri dell'economia e della Giustizia, sono: aumentare l'accessibilità al credito delle imprese in crisi e rendere efficiente la giustizia italiana. La nuova norma contiene misure urgenti in materia di diritto fallimentare, civile, processuale civile ed una più generale riorganizzazione dell'amministrazione giudiziaria. La conversione definitiva, che auspico celermente, spetta ora al Senato.

Il testo contiene, inoltre, misure urgenti per garantire la funzionalità dell'Ilva e in generale degli impianti industriali. Tra le novità di questa mini-riforma delle crisi d'impresa troviamo: norme per l'accesso al credito facilitato che permetteranno alle aziende di risollevarsi, misure per migliorare il concordato preventivo e nuovi parametri per la ristrutturazione dei debiti. I creditori, all'interno della legge fallimentare, saranno garantiti maggiormente.

In materia di amministrazione giudiziaria si sopprimono le sezioni distaccate dei Tar e si dispone il cosidetto taglio delle ferie. L'ingresso di 2000 unità lavorative che passano dalle ex-amministrazioni provinciali all'amministrazione giudiziaria.

Per quanto riguarda l'Ilva e gli stabilimenti di interesse strategico nazionale si prevede che l'esercizio dell'attività non venga impedito dal sequestro sui beni dell'impresa. Se le misure cautelari riguardano la sicurezza dei lavoratori si deve comunque garantire un necessario bilanciamento tra salvaguardia dell'occupazione, salute e sicurezza. Si prevede quindi, come aveva già chiarito la Corte Costituzionale con la sentenza n° 85 del 2013 dando al legislatore la possibilità d'intervenire sulla continuità produttiva, di proseguire con l'attività dello stabilimento per un periodo di 12 mesi a patto che venga - entro 30 giorni - presentato un piano contenente le misure aggiuntive, anche provvisorie, a garanzia della sicurezza e della salute dei lavoratori.