L'Italia e l'Europa
Intervento di Patrizia Toia (video).
Ci sono state le elezioni ed ha vinto il centrodestra, si sta consolidando una nuova maggioranza e si sta formando un nuovo governo; e per il mio partito di sta aprendo una nuova fase di dibattito e confronto dall’opposizione ma su questo avrò il piacere di confrontarmi con voi in un prossimo video.
In questa seconda settimana di plenaria del mese di ottobre abbiamo incentrato i nostri lavori della mattinata di mercoledì sulla preparazione al Consiglio europeo che si svolgerà nei prossimi giorni.
Sarà un Consiglio cruciale che dovrà finalmente mettere nero su bianco le intenzioni sul tema energia per ciò che riguarda i prezzi. Molto abbiamo fatto, sia per quanto riguarda le forniture per l’inverno sia per la diversificazione dell’approvvigionamento per il futuro, ma restano comunque sul piatto le questioni legate al caro bollette che sta arrivando a livelli insostenibili.
Io in prima persona per il mio ruolo anche in Commissione Industria ed Energia ho proposto misure drastiche e precise, che faticano però ad essere portate avanti sia per una debolezza della Commissione Europea sia per la non compattezza degli stati per svariate ragioni. In questa situazione pesa l’assenza di Draghi come capo di governo.
La Von der Leyen ha proposto un price cap dinamico, è una misura timida ma almeno nero su bianco si parla finalmente di un price cap. L’altra misura proposta dalla Commissione Europea è un intervento sulla piattaforma di Amsterdam per contenere le speculazioni di mercato che stanno causando dei rialzi dei prezzi ingiustificabili. In questo caso la Commissione sta pensando di creare uno schema di riferimento per lavorare in un contesto di mercato più corretto. Una misura tardiva, ma finalmente è stata messa sul tavolo come opzione.
Una terza misura riguarda gli acquisti congiunti di gas tra i paesi (che sicuramente insieme hanno una forza maggiore) per una quota almeno del 15% delle riserve di ciascuno stato.
Infine, l’ultima misura riguarda gli sprechi e l’efficienza energetica, per un consumo più oculato dell’energia.
Tutto questo verrà trasformato in regolamenti vincolanti e leggi, e verrà sancito nella riunione del consiglio.
In occasione della Giornata internazionale per l’eradicamento della povertà abbiamo ricordato in aula che oltre alla povertà estrema si sta creando una povertà intermedia, ossia lavoratori che pur lavorando non sono in grado di avere un livello di vita accettabile e quest’impoverimento si sta allargando anche ai ceti medi. L’Europa ha ben chiara questa problematica e destinerà fondi per la coesione sociale con azioni mirate.
Gli ultimi due punti che voglio toccare riguardano nuovamente l’energia e nello specifico la diversificazione e i contributi che ciascun settore dovrà dare in ottica del raggiungimento della decarbonizzazione della nostra economia entro il 2050. Si tratta dei “Maritime fuel”, ossia i carburanti utilizzati dal settore marittimo, chiedendo che vengano utilizzati nuovi combustibili come l’idrogeno.
Abbiamo chiesto infine che venga approvato un provvedimento relativo ai carburanti alternativi per preparare il nostro sistema di trasporto ai nuovi “carburanti” come l’energia elettrica e l’idrogeno. Tutto questo impianto nasce con l’intento di utilizzare meno energia fossile, di ridurre le emissioni e di raggiungere finalmente gli obiettivi di decarbonizzazione che ci siamo posti.
Ci sono state le elezioni ed ha vinto il centrodestra, si sta consolidando una nuova maggioranza e si sta formando un nuovo governo; e per il mio partito di sta aprendo una nuova fase di dibattito e confronto dall’opposizione ma su questo avrò il piacere di confrontarmi con voi in un prossimo video.
In questa seconda settimana di plenaria del mese di ottobre abbiamo incentrato i nostri lavori della mattinata di mercoledì sulla preparazione al Consiglio europeo che si svolgerà nei prossimi giorni.
Sarà un Consiglio cruciale che dovrà finalmente mettere nero su bianco le intenzioni sul tema energia per ciò che riguarda i prezzi. Molto abbiamo fatto, sia per quanto riguarda le forniture per l’inverno sia per la diversificazione dell’approvvigionamento per il futuro, ma restano comunque sul piatto le questioni legate al caro bollette che sta arrivando a livelli insostenibili.
Io in prima persona per il mio ruolo anche in Commissione Industria ed Energia ho proposto misure drastiche e precise, che faticano però ad essere portate avanti sia per una debolezza della Commissione Europea sia per la non compattezza degli stati per svariate ragioni. In questa situazione pesa l’assenza di Draghi come capo di governo.
La Von der Leyen ha proposto un price cap dinamico, è una misura timida ma almeno nero su bianco si parla finalmente di un price cap. L’altra misura proposta dalla Commissione Europea è un intervento sulla piattaforma di Amsterdam per contenere le speculazioni di mercato che stanno causando dei rialzi dei prezzi ingiustificabili. In questo caso la Commissione sta pensando di creare uno schema di riferimento per lavorare in un contesto di mercato più corretto. Una misura tardiva, ma finalmente è stata messa sul tavolo come opzione.
Una terza misura riguarda gli acquisti congiunti di gas tra i paesi (che sicuramente insieme hanno una forza maggiore) per una quota almeno del 15% delle riserve di ciascuno stato.
Infine, l’ultima misura riguarda gli sprechi e l’efficienza energetica, per un consumo più oculato dell’energia.
Tutto questo verrà trasformato in regolamenti vincolanti e leggi, e verrà sancito nella riunione del consiglio.
In occasione della Giornata internazionale per l’eradicamento della povertà abbiamo ricordato in aula che oltre alla povertà estrema si sta creando una povertà intermedia, ossia lavoratori che pur lavorando non sono in grado di avere un livello di vita accettabile e quest’impoverimento si sta allargando anche ai ceti medi. L’Europa ha ben chiara questa problematica e destinerà fondi per la coesione sociale con azioni mirate.
Gli ultimi due punti che voglio toccare riguardano nuovamente l’energia e nello specifico la diversificazione e i contributi che ciascun settore dovrà dare in ottica del raggiungimento della decarbonizzazione della nostra economia entro il 2050. Si tratta dei “Maritime fuel”, ossia i carburanti utilizzati dal settore marittimo, chiedendo che vengano utilizzati nuovi combustibili come l’idrogeno.
Abbiamo chiesto infine che venga approvato un provvedimento relativo ai carburanti alternativi per preparare il nostro sistema di trasporto ai nuovi “carburanti” come l’energia elettrica e l’idrogeno. Tutto questo impianto nasce con l’intento di utilizzare meno energia fossile, di ridurre le emissioni e di raggiungere finalmente gli obiettivi di decarbonizzazione che ci siamo posti.
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