Sulle riforme istituzionali
Sulle riforme istituzionali siamo ad una svolta. Sono ore importanti e delicate in Senato e qui alla Camera sia sul versante della legge elettorale che su quello della riforma costituzionale. E’ questo percorso di cambiamento del Paese che rilancia l’Italia e la può portare a testa alta fuori dalla crisi anche sociale che l’ha investita in questi drammatici anni di recessione economica. Questa non è una cambiale che dobbiamo dare all’Europa, ma è il mantenimento di una promessa che è nostra e da lungo tempo attende di essere mantenuta e trasformata in risultato. Sappiamo che è del Partito Democratico il merito di aver dato questa svolta ed è nostra responsabilità portarla a termine. Se falliscono le riforme, perde l’Italia e fallisce il PD, che ha nella sua identità uno spirito riformatore. Basta poco per far arenare il nostro Paese, e sappiamo quanto è importante non lasciare spazi al populismo di Salvini e di Grillo che porterebbero davvero il nostro Paese nel baratro.




Sulla Legge elettorale, vogliamo togliere di mezzo le patologie del Porcellum. Dividere l'Italia in 100 collegi con capolista bloccati significa riportare vicinanza tra eletto ed elettore.
Piero Fassino (Sindaco di Torino): Il Jobs Act è una misura attesa da tempo, e penso che i mercati saranno in grado di apprezzarla. Credo sia stata una misura giusta, e va nella direzione di modernizzare le leggi che regolano il mercato del lavoro in una fase dove tale mercato è cambiato moltissimo. Abbiamo bisogno di avere regole che da un lato garantiscano ad ogni lavoratore i suoi diritti, ma dall'altro riconoscano che oggi viviamo in un mondo più flessibile, molto più dinamico e veloce e credo che il Jobs Act tenga insieme queste due esigenze. La riforma estende diritti che prima molti lavoratori, soprattutto giovani, non avevano, e al tempo stesso introduce fattori di gestione flessibile nel mercato del lavoro che corrispondono di più al modo di produrre di oggi.
Segnaliamo i video di alcuni interventi Tv del senatore Franco Mirabelli:
Il verminaio che si sta scoprendo a Roma, nelle istituzioni e nell'amministrazione, deve farci reagire, ciascuno per la sua responsabilità, con estremo rigore e senza guardare in faccia a nessuno. Dobbiamo dire con forza che la vergogna di questa cooperativa o di altre analoghe non può danneggiare tutte quelle realtà di cooperazione, dalle cooperative sociali alle altre, che ogni giorno, con sacrificio e generosità, danno risposte che le istituzioni non riescono a dare. Cura dei disabili, sostegno al disagio, inserimento lavorativo, servizio ai minori sono campi nei quali spesso solo le cooperative sociali e il terzo settore sono presenti. Il malaffare di questo Buzzi non può diventare l'occasione per sbattere la porta in faccia ai soggetti dell'economia solidale. Il fango deve travolgere chi se lo merita, ma non puó ridurre il sostegno a un mondo, come quello della cooperazione vera e dell'intervento solidale, che merita tutto il nostro rispetto e apprezzamento.