
Credito al Futuro
Articolo della Stampa.
«Ho scoperto che il contatto con i clienti mi piace molto e riesco ad essere allo stesso tempo creativo nella preparazione delle bevande ogni giorno». Mario, nome di fantasia, ha 19 anni ed è detenuto all’Ipm Cesare Beccaria di Milano con un fine pena previsto per il 2026. Adesso però è anche un barman e un pasticcere in un locale in città grazie al progetto «Credito al futuro» della Fondazione Don Gino Rigoldi, in collaborazione con Cesvi e sostenuto da Intesa Sanpaolo, che in 18 mesi ha accolto 213 giovani dai 16 ai 29 anni, spesso provenienti da contesti sociali complicati, che riempivano le fila dei cosiddetti “Neet”, ovvero giovani che non studiano e non lavorano (oggi sono 1 su 5 in quella fascia d'età).
«Ho scoperto che il contatto con i clienti mi piace molto e riesco ad essere allo stesso tempo creativo nella preparazione delle bevande ogni giorno». Mario, nome di fantasia, ha 19 anni ed è detenuto all’Ipm Cesare Beccaria di Milano con un fine pena previsto per il 2026. Adesso però è anche un barman e un pasticcere in un locale in città grazie al progetto «Credito al futuro» della Fondazione Don Gino Rigoldi, in collaborazione con Cesvi e sostenuto da Intesa Sanpaolo, che in 18 mesi ha accolto 213 giovani dai 16 ai 29 anni, spesso provenienti da contesti sociali complicati, che riempivano le fila dei cosiddetti “Neet”, ovvero giovani che non studiano e non lavorano (oggi sono 1 su 5 in quella fascia d'età).

Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo
Intervento di Sergio Mattarella all'inaugurazione di PizzAut.
Un saluto cordialissimo a tutti, alle autorità, ai familiari, ai volontari, a tutti i presenti.
Ma mi rivolgo ai ragazzi: grazie ragazzi, grazie davvero!
Vi ringrazio di avermi invitato per l’inaugurazione di questo straordinario e bellissimo spazio in cui PizzAut opererà. È non soltanto funzionale, è davvero bello. Complimenti anche a chi lo ha realizzato.
Grazie per avermi invitato, è un piacere essere qui.
Un saluto cordialissimo a tutti, alle autorità, ai familiari, ai volontari, a tutti i presenti.
Ma mi rivolgo ai ragazzi: grazie ragazzi, grazie davvero!
Vi ringrazio di avermi invitato per l’inaugurazione di questo straordinario e bellissimo spazio in cui PizzAut opererà. È non soltanto funzionale, è davvero bello. Complimenti anche a chi lo ha realizzato.
Grazie per avermi invitato, è un piacere essere qui.

Preoccupa un Codice che consente di affidare oltre il 90% degli appalti senza bandi e gare
Articolo di Franco Mirabelli.
Un codice degli appalti che consente di affidare senza bandi e senza gare oltre il 90% degli appalti pubblici preoccupa e spaventa.
Si lascia una discrezionalità totale per gli appalti fino a 150.000 euro, circa il 60% secondo ANAC, che vengono assegnati direttamente senza alcun obbligo di comparazione dei preventivi o altro.
Non serve né il bando né la gara per gli affidamenti sotto i 5 milioni dove con la procedura negoziata l’unico obbligo è invitare tra le 5 e le 10 aziende.
Un codice degli appalti che consente di affidare senza bandi e senza gare oltre il 90% degli appalti pubblici preoccupa e spaventa.
Si lascia una discrezionalità totale per gli appalti fino a 150.000 euro, circa il 60% secondo ANAC, che vengono assegnati direttamente senza alcun obbligo di comparazione dei preventivi o altro.
Non serve né il bando né la gara per gli affidamenti sotto i 5 milioni dove con la procedura negoziata l’unico obbligo è invitare tra le 5 e le 10 aziende.

Nuovo codice degli appalti: così non funziona
Articolo di Rosario Pantaleo.
Leggiamo e ascoltiamo notizie inerenti il lavoro in corso per definire il nuovo codice degli appalti e ci si augura che sia uno strumento di semplificazione delle procedure ma, al contempo, che eviti di abbassare la soglia sotto la quale si possono fare affidamenti diretti senza gara.
Se tale soglia fosse realmente quella al di sotto di 1250 mila euro, il pericolo di riempire cantieri con varie aziende “amiche” e non necessariamente capaci è molto alto.
Leggiamo e ascoltiamo notizie inerenti il lavoro in corso per definire il nuovo codice degli appalti e ci si augura che sia uno strumento di semplificazione delle procedure ma, al contempo, che eviti di abbassare la soglia sotto la quale si possono fare affidamenti diretti senza gara.
Se tale soglia fosse realmente quella al di sotto di 1250 mila euro, il pericolo di riempire cantieri con varie aziende “amiche” e non necessariamente capaci è molto alto.

Un danno ai quartieri popolari
Per Stefano Chiappelli le modifiche al superbonus danneggiano le famiglie che vivono in alloggi degradati. Per questo il sindacato aderisce a “Fai la cosa buona”.
Un colpo di grazia a danno dei quartieri popolari e delle famiglie che ci vivono. Per il Sunia, sindacato unitario degli inquilini e degli assegnatari di edilizia pubblica, l’applicazione del decreto del governo 11/2023, così come concepito con il blocco della cessione dei crediti per i bonus edili, colpisce gli interventi di riqualificazione e risparmio energetico, di efficientamento, quelli antisismici e per la messa in sicurezza degli edifici di periferia, che sono attesi da anni.
Un colpo di grazia a danno dei quartieri popolari e delle famiglie che ci vivono. Per il Sunia, sindacato unitario degli inquilini e degli assegnatari di edilizia pubblica, l’applicazione del decreto del governo 11/2023, così come concepito con il blocco della cessione dei crediti per i bonus edili, colpisce gli interventi di riqualificazione e risparmio energetico, di efficientamento, quelli antisismici e per la messa in sicurezza degli edifici di periferia, che sono attesi da anni.