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L’Onu vota la «risoluzione Falcone»

Scritto da Corriere della Sera.

ONUArticolo del Corriere.

Un ponte virtuale che collega Palermo a Vienna ma attraversa 190 Paesi di tutto il mondo. Non è una infrastruttura visionaria ma è ciò che oggi in Austria è stato costruito per la lotta alle mafie di tutto il mondo: nel nome di Giovanni Falcone e delle sue straordinarie intuizioni investigative. È stata infatti approvata all’unanimità la risoluzione italiana presentata nella capitale austriaca durante la quattro giorni della Conferenza delle Parti sulla Convenzione Onu contro la criminalità transnazionale. È il sogno che si avvera del giudice siciliano che, già negli anni Ottanta, aveva compreso il rischio che la criminalità organizzata diventasse un problema globale ma non aveva gli strumenti legislativi perché non c’era uno straccio di norma che prevedesse l’impegno corale degli Stati.
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Le ragioni che ci portarono a fondare il PD sono più che mai valide

Scritto da Piero Fassino.

Piero Fassino
Intervista a Piero Fassino di Il Caffé online.


Presidente Fassino, oggi sono tredici anni dalla fondazione del Pd. In quel momento lei era segretario dei DS. Ci ricorda come si è arrivati a quella scelta?

Il processo di costruzione del Pd affonda le proprie radici nell’Ulivo, nato a metà degli anni ’90, prima come lista per elezioni comunali e poi consolidatosi, tra il ’95 e il ’96, come coalizione nazionale delle forze politiche di centrosinistra con la leadership di Romano Prodi. Un’esperienza complessa destinata ad attraversare diverse stagioni. La prima fu quella, tra il ‘96 e il 2001, dei governi guidati da Prodi, D’Alema e Amato. Una stagione fu molto proficua per il Paese, ma che manifestò da subito il limite strutturale dell’Ulivo: essere una coalizione larga composta da una molteplicità di forze e per questo fragile nella sua coesione.
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Crescita veloce dei contagi: bisogna agire in fretta

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe Sala "Ad oggi non prevediamo interventi radicali, ma bisogna prendere decisioni in fretta". Lo dichiara il sindaco di Milano Giuseppe Sala nel corso della conferenza stampa seguita all'incontro di oggi pomeriggio alla prefettura di corso Monforte a Milano, dove ha avuto colloqui con il prefetto Renato Saccone e una 'task force' di virologi, medici e esperti per fare il punto sul rialzo della curva dei contagi in Lombardia e, in particolare, a Milano, dove oggi si sono registrati 2.067 contagi.
"Ci preoccupa la situazione negli ospedali, oggi ci sono 72 persone in terapia intensiva, c'e' una crescita veloce e bisogna agire in fretta", dice Sala, precisando che l'indice Rt ha superato il 2 nella Citta' Metropolitana di Milano". Ricordando che tutte le decisioni saranno concordate con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che incontrera' domani, il sindaco di Milano aggiunge: "Ci poniamo l'obiettivo di trovare domani un indirizzo perche' sono gli stessi medici che dicono che bisogna intervenire".