Cinquant'anni di Regione Lombardia
Articolo di Prima Treviglio.
“Oggi siamo qui a ricordare i cinquant’anni della nostra Regione, a celebrare il ruolo di un’istituzione che come tutte le altre Regioni d’Italia è stata al centro del cambiamento e dello sviluppo. Adesso però bisogna guardare al domani e questo domani è ancora fatto da Regioni protagoniste nel campo istituzionale con un compito ben chiaro: quello di rilanciare l’Unione europea affinché diventi veramente un’Europa delle Regioni”. Cosi il Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Carlo Borghetti al convegno Pillole di futuro, svoltosi all’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli. Organizzato dall’Associazione dei consiglieri regionali nell’ambito delle ricorrenze per i 50 anni di Regione Lombardia.
“Oggi siamo qui a ricordare i cinquant’anni della nostra Regione, a celebrare il ruolo di un’istituzione che come tutte le altre Regioni d’Italia è stata al centro del cambiamento e dello sviluppo. Adesso però bisogna guardare al domani e questo domani è ancora fatto da Regioni protagoniste nel campo istituzionale con un compito ben chiaro: quello di rilanciare l’Unione europea affinché diventi veramente un’Europa delle Regioni”. Cosi il Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Carlo Borghetti al convegno Pillole di futuro, svoltosi all’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli. Organizzato dall’Associazione dei consiglieri regionali nell’ambito delle ricorrenze per i 50 anni di Regione Lombardia.
Contrari alla proposta di una sorta di Agenzia dei Parchi
"Desta vero stupore la notizia della proposta del ministero dell'Ambiente di inserire, nella Legge di bilancio, una sorta di Agenzia dei Parchi che centralizza le attività delle 24 aree protette nazionali, mortificandone partecipazione, progettualità e governance. Un tentativo messo in campo già alcuni anni fa e prontamente stroncato per il suo carattere antifederalista che attacca il cuore della Legge 394, incentrata proprio sulla relazione con il territorio e la condivisione con le comunità amministrate. I Parchi Italiani hanno saputo costruire in questi anni un rapporto solido e non scontato con le Autonomie Locali con le Regioni e con i Comuni c'è stata leale collaborazione Istituzionale, un protagonismo territoriale che ha portato il sistema dei Parchi e delle aree marine protette al raggiungimento di straordinari obiettivi di conservazione della natura e di sviluppo economico sostenibile.
Gli interventi di riqualificazione sulle proprietà del Comune di Milano
Articolo di Rosario Pantaleo pubblicato dal PD del Municipio 7 di Milano.
Uno degli interventi più importanti messi in campo dall’Amministrazione cittadina è relativo alle riqualificazioni di immobili per servizi vari così come alla loro innovazione, in particolare per quanto riguarda la parte del riscaldamento e del risparmio del consumo energetico.
Per quanto riguarda gli immobili di residenza pubblica a giugno sono stati riqualificati 1904 appartamenti, di cui 275 nell’area del nostro Municipio 7 di Milano. A finire entro il mandato ne mancano 1096 che l’Amministrazione, Covid permettendo, pensa di riuscire a completare.
Uno degli interventi più importanti messi in campo dall’Amministrazione cittadina è relativo alle riqualificazioni di immobili per servizi vari così come alla loro innovazione, in particolare per quanto riguarda la parte del riscaldamento e del risparmio del consumo energetico.
Per quanto riguarda gli immobili di residenza pubblica a giugno sono stati riqualificati 1904 appartamenti, di cui 275 nell’area del nostro Municipio 7 di Milano. A finire entro il mandato ne mancano 1096 che l’Amministrazione, Covid permettendo, pensa di riuscire a completare.
Tutti abbiamo la responsabilità di evitare di aiutare il virus a diffondersi
Intervento di Franco Mirabelli a Radio Lombardia.
Bisogna invitare le categorie più a rischio e gli anziani a limitare gli spostamenti, come dicono oggi i medici di base, e soprattutto a limitare gli incontri e le frequentazioni o di trovarsi in luoghi dove può circolare il virus.
Dire di lasciare liberi i giovani perché non si ammalano o, se si ammalano, avviene in forme meno gravi è demagogico: si è dimostrato che i giovani hanno la stessa possibilità di ammalarsi degli altri. Inoltre, tutti, giovani o anziani, abbiamo la responsabilità di evitare di aiutare il virus a diffondersi, per cui dobbiamo sapere che ancora per qualche mese dovremo tenere dei comportamenti attenti e corretti, evitare gli assembramenti, tenere la mascherina, lavarsi le mani.
Bisogna invitare le categorie più a rischio e gli anziani a limitare gli spostamenti, come dicono oggi i medici di base, e soprattutto a limitare gli incontri e le frequentazioni o di trovarsi in luoghi dove può circolare il virus.
Dire di lasciare liberi i giovani perché non si ammalano o, se si ammalano, avviene in forme meno gravi è demagogico: si è dimostrato che i giovani hanno la stessa possibilità di ammalarsi degli altri. Inoltre, tutti, giovani o anziani, abbiamo la responsabilità di evitare di aiutare il virus a diffondersi, per cui dobbiamo sapere che ancora per qualche mese dovremo tenere dei comportamenti attenti e corretti, evitare gli assembramenti, tenere la mascherina, lavarsi le mani.