Allargare il campo

"E' chiaro che il Pd e' il mio azionista di maggioranza a cui porto grande rispetto, ma e' altrettanto chiaro, e lo dico da anni, che bisogna aprire il campo": lo ha affermato il sindaco di Milano, Beppe Sala, in un'intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato delle liste che lo appoggeranno alle comunali. L'auspicio di Sala e' "un grande risultato elettorale del Pd", "poi dico da tanto tempo che si dovrebbe favorire la nascita di nuove forze politiche", ha aggiunto, "se da Milano arrivassero dei segnali, non sarebbe male per il Paese". "Tutti hanno in mano dei sondaggi e anche se non vedo l'ora che arrivi il periodo in cui saranno vietati, una cosa e' certa: a Milano centrodestra e centrosinistra si equivalgono", ha detto il sindaco. "A spostare da una parte all'altra i voti sono i candidati. Per questo non mi sento la vittoria in tasca e non dormo sonni tranquilli".
"In un momento in cui tanti fuggono dalla politica e si fa fatica a trovare i candidati sindaci, avere tante persone che si mettono in gioco mi sembra una buona notizia", ha aggiunto, "la differenza rispetto al passato e' la partnership con i Verdi e nel frattempo la nascita di nuove forze politiche. Piu' gente si avvicina alla politica in questa fase storica e meglio e'". Sala ha ricordato di essere stato "tra i primi in Italia a dire che bisogna guardare ai Cinque Stelle". "Oggi sono in una fase delicata perche' devono rimettere a punto la loro governance", ha osservato, "mi auguro che Conte diventi ufficialmente il loro leader e che contestualmente ci sia una dichiarazione chiara della loro collocazione nell'alveo del centrosinistra. Il motivo per cui oggi credo sia meglio andare separati e' che si trovano nel mezzo del fiume e dobbiamo capire su che sponda sbarcano. Vorrei pero' chiarire che la decisione di andare separati e' di entrambi".