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Ricordare Livatino per dire che le istituzioni non dimenticano chi ha saputo rappresentarle bene

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli "Vogliamo ricordare Rosario Livatino, proclamato beato il 9 maggio, lo stesso giorno del rapimento Moro e dell'omicidio di mafia di Impastato, due delle pagine più dure della storia del nostro Paese. Con l'ennesimo gesto forte, la Chiesa conferma l'impegno dei cattolici contro le mafie e la distanza da quei mondi che spesso cercano di utilizzare la religione per il consenso sociale". Lo ha detto il senatore del Pd Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo e capogruppo dem in Antimafia, in Aula nel corso del ricordo di Rosario Livatino. "Il più giovane dei giudici antimafia - ha proseguito Mirabelli - è stato ucciso in una vera e propria esecuzione. Perché? Perché come recita la sentenza contro i mandanti, Livatino perseguiva le cosche laddove si pretendeva un trattamento lassista, se non compiacente, nei confronti della mafia. Livatino era un uomo che faceva il proprio dovere: usò in modo innovativo ed efficace le misure di detenzione, fu il primo a confiscare i beni ai mafiosi.
Sapeva dei rischi che correva nella Sicilia delle guerre di mafia e per non mettere in pericolo altre vite rifiutò la scorta. Aveva deciso di stare laddove stava il nemico più pericoloso, la mafia. Facendo il suo dovere non ha mai smesso di testimoniare la fede come cristiano, come uomo e come magistrato. Voglio oggi ricordare qui anche Piero Nava, che ha avuto il coraggio di testimoniare al processo contro gli esecutori dell'orrendo delitto, un gesto che gli ha cambiato la sua vita, ma di cui si dice orgoglioso. E' bene ricordare Livatino per dire che le istituzioni non dimenticano chi ha saputo rappresentare così bene le stesse istituzioni, lo Stato, il Paese arrivando all'estremo sacrificio".

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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