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Artigiano in fiera trasloca on line

Written by La Repubblica.

MilanoLa piattaforma più grande del mondo per la promozione dell'artigianato è partita ieri sera. L'Artigiano in Fiera ha dovuto fare di necessità virtù con l'emergenza Covid. E trasformare la tradizionale fiera di prodotti artigianali in una piattaforma, che non durerà solo otto giorni ma l'anno. Una sorta di ponte fino all'edizione 2021. "Non è vero che gli artigiani lavorano solo con le mani, ma anche con la testa, la creatività e la tecnologia", racconta Antonio Intiglietta, presidente Ge-Fi Gestione Fiera, da sempre anima dell'Artigiano in Fiera, che nega che il commercio online possa danneggiare quello tradizionale. "Come tutte le cose dipende come lo si fa. Noi, per esempio, difendiamo la cultura dell'artigianato oltre ai prodotti, mentre il potere dell'e-commerce è rappresentato solo dalla conoscenza degli utenti e dei loro dati".
Alla piattaforma hanno già aderito 550 artigiani. Per ognuno è disponibile un filmato che racconta la storia, consente di visitare virtualmente i laboratori. E poi c'è la vendita dei prodotti. Per chi farà un acquisto che supera i 39 euro fino al 20 dicembre le spese di consegna sono gratuite. "Abbiamo scelto di mettere in campo una opportunità unica per conoscere il valore eccezionale della micro e piccola impresa italiana - aggiunge ancora Intiglietta - , per entrare in centinaia di laboratori del Paese e approfondire la storia del nostro tessuto produttivo".
Non solo. La piattaforma permette anche di accedere a dei percorsi personalizzati. Per indirizzare la clientela ai prodotti più vicini ai rispettivi interessi. Nonostante le difficoltà del momento, l'Artigiano in Fiera guarda al futuro. "Questo sarà un anno di reset - ammette il presidente di Gestione Fiera - ma posso dire che ogni giorno che passa vedo tra gli artigiani una resilienza, una umanità e un cuore che non ha eguali. C'è voglia di andare avanti". Una occasione quindi per ripartire, dopo che l'Istat ci ricorda che durante la fase 1 dell'emergenza sanitaria, tra il 9 marzo e il 4 maggio, il 45 per cento delle imprese italiane ha dovuto sospendere l'attività".

Fonte: Repubblica
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