Incoraggiamo le spese per l'emergenza

"Si può pensare a una corsia preferenziale che richiede qualche limatura dei processi decisionali a livello legislativo. E bisogna che i piani siano realistici: qui nessuno deve vincere un premio di futurismo, servono progetti coerenti e realizzabili", sottolinea Gentiloni. Per il piano "il tempo c'è. L'importante è avere chiara la necessità di un coinvolgimento degli stakeholder, degli attori sociali e istituzionali coinvolti. + difficile immaginare che anche le semplificazioni necessarie funzionino, se non sono frutto di una convergenza fra le forze parlamentari e del Paese", prosegue il commissario Ue. Gentiloni evidenzia che i governi devono rispondere all'emergenza e contemporaneamente pianificare il rilancio. "In questa fase, l'emergenza e la prospettiva si incrociano. Non avremo una crisi a V, non torneremo di slancio alla situazione di prima. Secondo le nostre previsioni - spiega - alla fine del 2022 non tutti i Paesi saranno ai livello pre-Covid e nessuno al livello che avrebbe avuto senza la pandemia, in termini di Pil". Sul deficit, "la Commissione non solo tollera, ma incoraggia spese straordinarie per far fronte all'emergenza. Ma invita a una grande cautela nell'evitare che queste ulteriori spese siano non necessarie e soprattutto diventino permanenti", conclude Gentiloni.