10 milioni per live club e organizzatori di concerti

Possono presentare domanda di contributo società di persone o di capitali, ditte individuali, associazioni culturali, enti del terzo settore o liberi professionisti con partita IVA operanti nei settori dell’organizzazione, promozione o booking di concerti; dell’intermediazione di concerti, management e consulenza di artisti; della gestione di live club, siano essi di proprietà o meno. Per presentare domanda è necessario risultare formalmente costituiti entro il 31 dicembre 2019 o, in caso di variazioni nella forma giuridica e statutaria, poter documentare una continuità di attività anteriore alla stessa data; avere sede legale in Italia; risultare iscritti alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura se soggetti a obbligo di iscrizione; non aver ricevuto il contributo ordinario dal FUS per il triennio 2018-2020; assenza di procedure fallimentari; assenza di condizioni ostative alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni; essere in regola con gli obblighi previdenziali, fiscali e assicurativi. Inoltre, per le attività di organizzazione di concerti, è necessario anche: aver avuto ricavi per almeno 20.000 euro per la produzione di musica dal vivo nell’intero 2019; avere organizzato almeno dieci eventi tra il 1 gennaio 2019 e il 29 febbraio 2020, essendo titolari di altrettanti modelli C1 Siae. Per le attività di booking e intermediazione di concerti, è necessario anche: avere avuto ricavi per almeno 20.000 euro dalla compravendita di concerti di musica dal vivo e di prestazioni artistiche nell’intero 2019; aver esercitato la compravendita di almeno quindici giornate di musica dal vivo tra il 1 gennaio 2019 e il 29 febbraio 2020. Per le attività di management e consulenza di artisti, poi, è necessario anche: aver avuto ricavi per almeno 20.000 euro da tali attività nell’intero 2019; aver prodotto almeno quindici giornate documentate tramite contributi previdenziali riferiti agli artisti collocati direttamente o attraverso cooperative o agenzie incaricate dal soggetto richiedente; presentare un’autocertificazione sottoscritta dall’artista e dal management che attesti il rapporto lavorativo esistente nel periodo in cui sono avvenute le prestazioni artistiche. Per le attività di gestione e proprietà di live club, invece, è necessario anche: disporre di uno o più locali in regola con le normative di sicurezza, dotato di una zona palco ed impianto permanenti in cui almeno il 50% della programmazione artistica sia incentrata sulla musica dal vivo per l’80% composta da musica originale; avere organizzato oppure ospitato nel 2019 almeno trenta eventi, sia gratuiti che a pagamento. Per l’organizzazione di festival di musica dal vivo, infine, è necessario anche: aver organizzato nel biennio 2018-2019 almeno un festival a cadenza annuale, con eventi sia gratuiti che a pagamento in uno o più giorni consecutivi con almeno il 50% della programmazione artistica incentrata sulla musica dal vivo, di cui l’80% composta da musica originale; aver annullato l’evento programmato per il 2020 o averlo realizzato in forma ridotta a causa dell’emergenza epidemiologica. Il decreto è stato inviato agli organi di controllo e sarà disponibile sul sito del MiBACT www.beniculturali.it ad avvenuta registrazione. Entro cinque giorni dalla data di registrazione, la Direzione generale Spettacolo pubblicherà un avviso con le modalità e le scadenze per la presentazione delle domande di contributo, per le verifiche documentali e l’assegnazione dei contributi.
Le risorse verranno attribuite ai soggetti ammessi a contributo secondo i seguenti importi: fino a 10.000 euro per ricavi annui fino a 100.000 euro nel 2019; fino a 20.000 euro per ricavi annui tra 100.000 e 500.000 euro nel 2019; fino a 30.000 euro per ricavi annui tra 500.000 e 1.000.000 di euro nel 2019; fino a 40.000 euro per ricavi annui nel 2019 tra 1.000.000 e 2.500.000 euro; fino a 50.000 euro per ricavi annui nel 2019 tra 2.500.000 e 5.000.000 di euro. Tale contributo non è cumulabile a quello eventualmente riconosciuto per il ristoro delle perdite dovuto all’annullamento dei concerti di musica leggera.