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Condivido le preoccupazioni per l'autunno

Written by Paolo Gentiloni.

Paolo Gentiloni"Il peggio è passato dal punto di vista della pandemia e delle cifre del Pil che hanno registrato un crollo significativo nei primi due trimestri. Però sì, condivido le preoccupazioni per quello che potrebbe succedere in autunno. Non solo in Italia, ma anche in altri Paesi. Sotto due aspetti: rischio di insolvenza per le imprese e conseguenze sociali". Così il commissario agli Affari economici Ue Paolo Gentiloni su La Stampa, facendo presente che "le previsioni sulla ripresa nel prossimo anno sono basate su diversi fattori, non ultimo le preoccupazioni legate al fatto che la zona più colpita dalla crisi sanitaria è anche la zona motore dell' economia italiana. Comunque si prevede un rimbalzo di crescita superiore al 6%". Sulla disoccupazione: "Se guardiamo ai dati attuali, effettivamente questo rischio può essere sottostimato"; lo strumento europeo del Sure "servirà a rafforzare" la Cassa integrazione. Abbiamo già ricevuto manifestazioni di interesse da parte di due terzi degli Stati membri, tra cui l'Italia. Penso che una portata di 100 miliardi sia realistica".
In attesa dell'arrivo del Recovery fund "la ripresa sarà spinta dalla fiducia e frenata dalle incertezze. Io credo che l'approvazione del Recovery darà un grande contributo alla fiducia e questo potrebbe aiutare la ripresa in Paesi come l'Italia e la Spagna". Sul Piano nazionale di riforme messo a punto dal governo: "Noi non lo abbiamo ancora ricevuto, ma in base alle anticipazioni che ho letto sembra che il Piano affronti i problemi che vanno affrontati. Però non dobbiamo mischiare i diversi strumenti: questo è un documento legato al bilancio, mentre l'elemento cruciale sarà il 'Recovery and resilience plan'"; che "dovrà contenere proposte specifiche su investimenti e riforme, con tempistiche e tappe molto chiare e dovrà includere le priorità condivise a livello Ue, come il Green Deal e la transizione digitale, oltre alle raccomandazioni che la Commissione pubblica per ogni Paese. Speriamo di riceverlo già a ottobre". Sul Patto di stabilità: "Io reputo interessante il criterio suggerito dall'European fiscal board: per la disattivazione della clausola non dovrebbe bastare il semplice ritorno della crescita dell'Unione, ma servirà un ritorno ai livelli di Pil pre-crisi".
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