E' tempo di unirsi ma non tutti sono all'altezza
I deputati della Costituente, "uomini e donne temprati da lotte durissime tra loro, pur così divisi seppero raggiungere un'unità d'intenti per fare sorgere la Repubblica e per rimettere in piedi il Paese. Oggi forse non tutti ne sono all'altezza, ma credo che tutti debbano sentire forte il dovere di questa responsabilità". A dirlo è la senatrice a vita Liliana Segre, intervistata dalla Stampa. Commentando il discorso del Capo dello Stato, "c'è, nelle parole di Sergio Mattarella, la stessa saggezza del Qoelet, l'Ecclesiaste: c'è un tempo per ogni cosa. C'è un tempo per dividersi e un tempo per unirsi", osserva Segre. Parlando della pandemia, "io rivedo in questo impegno corale del popolo italiano quella ricostruzione che ho visto con i miei occhi subito dopo la guerra, quel desiderio di costruire e di ricostruire, due cose diverse che in quel momento andavano fatte insieme", afferma Segre, secondo cui "occorre quindi unirsi per aiutare le nostre istituzioni a fronteggiare un problema di dimensioni terribili, per il quale nessuno possiede soluzioni certe".
In merito a chi cerca di sfruttare l'emergenza, "io ho ricordi di chi cercava di sfruttare altre emergenze, e sono ricordi amari e dolorosi. Forse gli sciacalli ci sono sempre stati. Ma noi - sottolinea - vogliamo ricordare medici e infermieri, non gli sciacalli".
In merito a chi cerca di sfruttare l'emergenza, "io ho ricordi di chi cercava di sfruttare altre emergenze, e sono ricordi amari e dolorosi. Forse gli sciacalli ci sono sempre stati. Ma noi - sottolinea - vogliamo ricordare medici e infermieri, non gli sciacalli".