Libia: Serve il dialogo non schierare militari
L'Italia auspica che "non ci siano azioni immediate della Turchia" in Libia, in questo senso può essere molto importante l'incontro dell'8 gennaio tra il presidente Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin. Lo ha detto la viceministro degli Esteri Marina Sereni all'ANSA, sulla possibilità che Ankara invii truppe in Libia per proteggere Tripoli dall'offensiva di Haftar. La posizione italiana resta ancorata alla soluzione politica della crisi, quindi "bisogna fare il contrario" di alimentare l'escalation militare. "Comprendiamo le preoccupazioni di Tripoli di fronte all'offensiva di Haftar ma ogni ulteriore iniziativa militare va evitata", ha aggiunto. Per questo l'Ue e l'Italia, con il ministro Di Maio, sta lavorando per una missione diplomatica in Libia "a breve". L'obiettivo è arrivare a un "cessate il fuoco", convincendo alcuni attori che lo hanno chiesto a parole "ma non hanno agito di conseguenza".
E l'Ue chiede "un ruolo più attivo" anche agli Usa, che "in queste ore sembrano aver colto" la delicatezza della situazione.
E l'Ue chiede "un ruolo più attivo" anche agli Usa, che "in queste ore sembrano aver colto" la delicatezza della situazione.
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