Investire in cultura per far crescere i territori
"In Italia lo Stato, il pubblico devono investire sulla cultura. Si tratta non soltanto di conservare il patrimonio e quindi di adempiere al dovere che ci ricorda l'articolo 9 della Costituzione, laddove parla di 'tutelare il patrimonio storico e artistico della Nazione e il paesaggio', ma anche di fare un investimento che aiuta a crescere i territori; con una crescita economica sostenibile, intelligente, colta e per il turismo culturale".
Lo ha detto il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, parlando con i giornalisti a margine della firma che sancisce la nascita della Fondazione museo archivio Richard Ginori della manifattura di Doccia a Sesto Fiorentino (Firenze).
E proprio del nascente museo Richard Ginori, Franceschini ha detto: "Qui c'è una grande operazione di recupero di una straordinaria collezione, un impegno comune dello Stato, del Comune di Sesto Fiorentino e della Regione Toscana, che apre anche una strada importante per i musei di imprese, che sono un altro grande patrimonio italiano sottoutilizzato".
Lo ha detto il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, parlando con i giornalisti a margine della firma che sancisce la nascita della Fondazione museo archivio Richard Ginori della manifattura di Doccia a Sesto Fiorentino (Firenze).
E proprio del nascente museo Richard Ginori, Franceschini ha detto: "Qui c'è una grande operazione di recupero di una straordinaria collezione, un impegno comune dello Stato, del Comune di Sesto Fiorentino e della Regione Toscana, che apre anche una strada importante per i musei di imprese, che sono un altro grande patrimonio italiano sottoutilizzato".
A Sesto Fiorentino si torna a utilizzare la legge Guttuso. "In questo caso - ha spiegato il ministro - una parte della corresponsione del pagamento è avvenuta attraverso opere d'arte, quindi abbiamo utilizzato quella norma che è utilizzata poco, ma è una norma molto intelligente che c'è nel nostro ordinamento, per cui si possono pagare tasse con opere d'arte anziché in denaro". A chi gli chiedeva cosa fare per realtà museali che restano un po' al di fuori dei grandi circuiti turistici, Franceschini ha risposto: "E' il grande sforzo che vogliamo fare e abbiamo fatto con il piano strategico del turismo unendo cultura e turismo nello stesso ministero. Valorizzare quindi non soltanto i luoghi che sono conosciuti in tutto il mondo e che hanno già oggi un problema di sovraffollamento. Ci sono luoghi a pochi chilometri distanza, straordinari, con cose uniche, che non hanno il turismo internazionale che meriterebbero. Quindi valorizzare i borghi, i cammini, l'Italia minore, le piccole città d'arte, i musei e i parchi archeologici meno conosciuti. E' un lavoro straordinario".