Nella manovra c'è anche il contributo delle opposizioni
"Il Governo si è formato a settembre e, quindi, i ritardi con cui si è presentata la Legge di Bilancio in Senato sono una conseguenza di questo. Contrariamente a ciò che è avvenuto lo scorso anno, però, questa volta al Senato si è discusso, c’è stato anche il contributo delle opposizioni anche nella definizione delle norme e non soltanto nella discussione. Il Governo è intervenuto in corso d’opera per modificare delle misure che evidentemente si dovevano aggiustare. Oggi, quindi, votiamo con la fiducia un maxiemendamento che è stato ampiamente discusso in Senato. Nella scorsa Legislatura, invece, alla Camera dei Deputati fu votata la fiducia senza poter presentare emendamenti mentre in Senato avevamo dovuto votare senza neanche poter leggere il testo che era arrivato e per quel motivo avevamo presentato un ricorso alla Corte Costituzionale che poi sentenziò che quella procedura era sbagliata.
Quest’anno, però, è tutto molto diverso: il Senato ha discusso e lavorato e credo che ci siano i tempi anche alla Camera dei Deputati per discutere, anche se probabilmente si arriverà al voto di fiducia, per evitare l’esercizio provvisorio. Sicuramente queste non sono procedure ottimali, penso che vada rispettato il mandato costituzionale e bisognerebbe cercare di fare le cose per bene dando a entrambi i rami del Parlamento la possibilità di intervenire ma il fatto che questa volta non sia successo mi pare giustificato dal fatto che il Governo si è insediato a settembre. Rimane il fatto che, all’interno della Legge di Bilancio, ci sono anche molti emendamenti delle opposizioni, anche costosi, che sono stati approvati. Nella scorsa Legislatura, invece, il Parlamento non fece nulla: in Senato non abbiamo neanche potuto leggere la manovra, non sapevamo cosa c’era scritto, il testo non è mai passato in Commissione ma è arrivato direttamente in Aula. Tutti avremmo preferito un percorso diverso ma i tempi contano e il fatto che quest’anno il Governo si sia insediato a settembre ha inciso perché si è dovuto decidere in fretta la strategia economica". Lo ha detto Franco Mirabelli a SkyTg24 (video).
Quest’anno, però, è tutto molto diverso: il Senato ha discusso e lavorato e credo che ci siano i tempi anche alla Camera dei Deputati per discutere, anche se probabilmente si arriverà al voto di fiducia, per evitare l’esercizio provvisorio. Sicuramente queste non sono procedure ottimali, penso che vada rispettato il mandato costituzionale e bisognerebbe cercare di fare le cose per bene dando a entrambi i rami del Parlamento la possibilità di intervenire ma il fatto che questa volta non sia successo mi pare giustificato dal fatto che il Governo si è insediato a settembre. Rimane il fatto che, all’interno della Legge di Bilancio, ci sono anche molti emendamenti delle opposizioni, anche costosi, che sono stati approvati. Nella scorsa Legislatura, invece, il Parlamento non fece nulla: in Senato non abbiamo neanche potuto leggere la manovra, non sapevamo cosa c’era scritto, il testo non è mai passato in Commissione ma è arrivato direttamente in Aula. Tutti avremmo preferito un percorso diverso ma i tempi contano e il fatto che quest’anno il Governo si sia insediato a settembre ha inciso perché si è dovuto decidere in fretta la strategia economica". Lo ha detto Franco Mirabelli a SkyTg24 (video).
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