L'obiettivo è quello di rivedere le tasse su auto e plastica
"L'obiettivo è quello di rivedere le tasse su auto e plastica, ma senza perdere di vista l'orizzonte che ci siamo dati, ossia di ridurre l'impatto della plastica e dell'inquinamento. La parte fiscale sarà attenuata per non mettere in difficoltà l'industria italiana, ma contemporaneamente favoriremo la transizione verso i nuovi prodotti". Lo spiega il sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta in un'intervista al Messaggero. "C'è la necessità di avviare una trasformazione che va inquadrata nel dibattito sulla sostenibilità. Questo governo ha stanziato 55 miliardi in 15 anni di cui 9 nel prossimo triennio", evidenzia Baretta. "Le tasse servono anche a orientare i comportamenti". Sulle auto, "la nostra intenzione è di sostenere maggiormente l'ibrido e l'elettrico a scapito delle auto più inquinanti". Per finanziare le modifiche, Baretta dice no al posticipo della riduzione del cuneo fiscale.
"Le strade sono più di una", rileva. "Io ho una proposta, ma è mia personale: penso che sulla web tax si possano fare dei passi in avanti per renderla effettiva. Mi sembra un obiettivo abbastanza condiviso e comprensibile". Su Venezia, "il governo ha stanziato i primi 20 milioni per commercianti e privati. Il Comitatone è l'organo che deve dare una risposta. L'agenda è terminare il Mose, perché se fosse stato in funzione non avremmo avuto i problemi che abbiamo avuto", dice Baretta. "Ma non basterà parlare di Mose, perché sappiamo che dobbiamo trovare delle risposte per tutti i comuni della gronda lagunare, che soffrono per i cambiamenti climatici". "Ci sarà uno stanziamento", assicura il sottosegretario senza quantificare l'intervento. "L'agenda Venezia è alla piena attenzione del governo". Intervista (file PDF)»»
"Le strade sono più di una", rileva. "Io ho una proposta, ma è mia personale: penso che sulla web tax si possano fare dei passi in avanti per renderla effettiva. Mi sembra un obiettivo abbastanza condiviso e comprensibile". Su Venezia, "il governo ha stanziato i primi 20 milioni per commercianti e privati. Il Comitatone è l'organo che deve dare una risposta. L'agenda è terminare il Mose, perché se fosse stato in funzione non avremmo avuto i problemi che abbiamo avuto", dice Baretta. "Ma non basterà parlare di Mose, perché sappiamo che dobbiamo trovare delle risposte per tutti i comuni della gronda lagunare, che soffrono per i cambiamenti climatici". "Ci sarà uno stanziamento", assicura il sottosegretario senza quantificare l'intervento. "L'agenda Venezia è alla piena attenzione del governo". Intervista (file PDF)»»