Abbiamo bisogno che l'Europa affronti il tema dell'immigrazione
"Ci vuole un trasferimento di poteri perché l'immigrazione è un potere nazionale, noi abbiamo bisogno che l'Europa affronti questa grande questione. I Governi devono trasferire i poteri, chiediamo che il Consiglio discuta una riforma del Trattato di Dublino, una legge europea per cui il Parlamento ha già indicato le modifiche stabilendo che chi arriva in Italia arriva in Europa". Lo ha detto, prima di partecipare ad un evento organizzato nell'ambito del 52esimo incontro nazionale di studi delle Acli a Bologna, il presidente del parlamento europeo David Sassoli. A margine, ha risposto a una domanda sulla riforma del Trattato di Dublino.
"I Governi si mettano una mano sulla coscienza - ha detto - ogni settimana c'è una barca con 80, 200, 300 persone. Non se ne può più: abbiamo bisogno di strumenti per gestire i flussi migratori e abbiamo bisogno di politiche europee. C'è un ritardo enorme di tutti i governi nel non scommettere su una politica europea. Ci sono Paesi che usano tante risorse europee, per fare metropolitane, strade, stazioni. Poi non vogliono dare solidarietà ad altri Paesi che hanno problemi. Facciamo una cosa allora: se non dai solidarietà prendi meno soldi per realizzare metropolitane. Questo - ha concluso - è un buon modo per stare insieme in Europa: rispettando le scelte di ciascuno però mettendo al centro la solidarietà necessaria per affrontare sfide come il tema dell'immigrazione".
"I Governi si mettano una mano sulla coscienza - ha detto - ogni settimana c'è una barca con 80, 200, 300 persone. Non se ne può più: abbiamo bisogno di strumenti per gestire i flussi migratori e abbiamo bisogno di politiche europee. C'è un ritardo enorme di tutti i governi nel non scommettere su una politica europea. Ci sono Paesi che usano tante risorse europee, per fare metropolitane, strade, stazioni. Poi non vogliono dare solidarietà ad altri Paesi che hanno problemi. Facciamo una cosa allora: se non dai solidarietà prendi meno soldi per realizzare metropolitane. Questo - ha concluso - è un buon modo per stare insieme in Europa: rispettando le scelte di ciascuno però mettendo al centro la solidarietà necessaria per affrontare sfide come il tema dell'immigrazione".