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Serve un lavoro di squadra

Written by Dario Franceschini.

Dario Franceschini"Ogni tanto c'è qualcuno che se la prende con le correnti: possono essere un fattore distorsivo, ma in un grande partito è fisiologico e naturale avere una pluralità di posizioni. Preferisco un partito animato da aree che discutono, rispetto a un partito dove uno decide e gli altri possono solo graduare il livello di entusiasmo con cui sono d'accordo". Lo ha detto il ministro dei beni culturali Dario Franceschini, che ha partecipato, a Rimini, alla festa di Dems, l'area del Pd che fa riferimento al vicesegretario Andrea Orlando.
"Mi pare che serva un lavoro di squadra. Se la squadra vince, vince tutta. Non vince qualcuno da solo". Ha detto ancora Franceschini, rispondendo ad una domanda sulle affermazioni di Enrico Letta e un "patto" con Renzi.
"Sapevamo dall'inizio - ha detto - che mettere nella stessa maggioranza forze che sono state contrapposte fino a qualche mese fa non sarebbe stato facile. L'inizio è positivo. Stiamo lavorando sui problemi, sulla legge di bilancio. Credo che serva uno spirito di squadra in cui si cerca di fare goal insieme".
"Non è un pannicello caldo, ma un contributo importante. Ha ragione Conte". Il ministro dei beni culturali Dario Franceschini ha risposto così a chi gli chiedeva se desse ragione a Renzi o Conte nel dibattito sul cuneo fiscale da inserire in manovra. "Stiamo facendo una manovra - ha detto - che non fa scattare le clausole di salvaguardia e aggiunge l'aumento degli stipendi con il taglio del cuneo fiscale, a tutto vantaggio dei lavoratori. Poi ci saranno altre leggi di bilancio senza il peso di quelle clausole di salvaguardia".
"Io vorrei che da questo governo maturasse un'alleanza politica. Penso che un'alleanza fra centrosinistra e M5s sia in grado di battere la destra e si possa costruire su delle affinità. Poi ci sono molte distanze, ma penso che la possibilità di far nascere un'alleanza dipenda dall'azione di governo". Ha proseguito Franceschini, rispondendo a una domanda sulle regionali. "Abbiamo già corso tanto - ha detto - perché a metà luglio questo sembrava impossibile, non è semplice trovarci insieme fra persone che si sono contrapposte fino a qualche settimana prima. Tutto questo ha trovato il carburante nel pericolo di una destra come quella di Salvini che voleva pieni poteri. Adesso bisogna vedere se nasce altro. Intanto abbiamo fatto l'accordo in Umbria: vediamo, inutile fare delle previsioni".
Per votare la riforma costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari, " abbiamo posto delle condizioni, i capigruppo stanno lavorando perché al momento del voto siano scritte le condizioni che ci avevano impedito di votare alle precedenti letture: una nuova legge elettorale che garantisca la rappresentanza, alcune garanzie costituzionali, con un secondo provvedimento sulla fiducia, e la revisione dei regolamenti parlamentari". Ha affermato Franceschini, a proposito del voto sulla riduzione del numero dei parlamentari. "Per il M5s - ha concluso Franceschini - la riduzione dei parlamentari era un punto irrinunciabile è stata la condizione per far nascere il governo. Io troverei più lineare che la riduzione fosse avvenuta con la chiusura di una Camera, col superamento del sistema bicamerale, ma non c'erano le condizioni". Video dell'intervento»»
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