La scissione è una scelta che non condivido
”Una scelta che non condivido, che politicamente per molti aspetti non comprendo. Una scelta compiuta senza discussione, senza reale confronto seguendo tempi e modi sbagliati. Ma una scelta che tratto con rispetto. Lo stesso rispetto che deve contraddistinguere tutte le fasi che attendono il Pd. Come nella vita quotidiana, dopo ogni cambiamento e ogni scossone si deve ripartire con maggiore carica e maggiore orgoglio, forti di storie personali e collettive, biografie, scelte credibili e passioni che meritano il massimo della lealtà e dell’impegno. Oggi si apre una pagina nuova e il Pd ha il dovere di interrogarsi su cosa è andato storto con questi compagni di viaggio, rimettendo al centro la politica con la P maiuscola. Lo dobbiamo a noi stessi e al Paese.
L’occasione che si è aperta poche settimane fa con il governo, rimane l’orizzonte più prossimo e la priorità. Il Pd sia reale discontinuità, soggetto finalmente plurale e inclusivo, luogo in cui sensibilità diverse trovano spazio e fanno sintesi tra loro, in cui le ansie, i problemi e i sogni che attraversano le vite di tante persone trovano ascolto e risposte nuove”. Così Marina Berlinghieri a proposito della scissione.
L’occasione che si è aperta poche settimane fa con il governo, rimane l’orizzonte più prossimo e la priorità. Il Pd sia reale discontinuità, soggetto finalmente plurale e inclusivo, luogo in cui sensibilità diverse trovano spazio e fanno sintesi tra loro, in cui le ansie, i problemi e i sogni che attraversano le vite di tante persone trovano ascolto e risposte nuove”. Così Marina Berlinghieri a proposito della scissione.