Avventura difficile ma che apre speranze nel Paese
"Nel primo Consiglio dei ministri mi pare che ci sia stato un clima di collaborazione e non competizione". Così il neo ministro ai Beni culturali con delega al Turismo uscendo da Palazzo Chigi al termine del primo Cdm del secondo esecutivo a guida Giuseppe Conte. "Sappiamo che le forze politiche che sostengono questo governo si sono contrapposte duramente negli anni passati e non solo in questo ultimo anno. È quindi un percorso difficile - osserva il ministro dem - ma ciò che conta è lo spirito con cui si inizia a lavorare". "Sappiamo di avere una responsabilità sulle spalle per il paese", bisogna "affrontare adesso la legge di bilancio e i tanti problemi che le famiglie italiane si aspettano di vedere risolti".
"Meno chiacchiere e più fatti", aggiunge Franceschini, evidenziando una convergenza con il premier Conte e con il neo ministro degli Esteri Di Maio sul fatto "che un governo di coalizione deve cercare la sintesi sugli argomenti e non perdersi nello scontro continuo tra le forze politiche. Può capitare e presumibilmente capiterà ma è lo spirito che conta". "Per risolvere i problemi delle persone bisogna andarsi incontro, ascoltarsi e cercare pazientemente la sintesi di ogni problema" conclude Franceschini.
"Abbiamo ribadito, e su questo c'è stata condivisione anche con Conte e Di Maio, il fatto che un Governo di coalizione deve cercare la sintesi sugli argomenti, non perdersi nello scontro continuo tra le forze politiche che lo compongono". Così il nuovo ministro della Cultura ed esponente del Pd, Dario Franceschini, al termine della prima riunione del Consiglio dei ministri. "Può capitare, e presumibilmente capiterà - ha concesso Franceschini - ma è lo spirito che conta. Per risolvere i problemi delle perone bisogna andarsi incontro, ascoltarsi, cercare pazientemente la sintesi su ogni problema". Per l'esponente del Pd, la prima riunione dell'Esecutivo si è tenuta in un clima "di volontà e collaborazione. Sappiamo perfettamente che le forze politiche che oggi sostengono questo Governo si sono contrapposte duramente negli anni passati. E' un percorso difficile ma ciò che conta è lo spirito con cui si inizia a lavorare. Sappiamo di avere una responsabilità forte sulle spalle per il Paese, per affrontare la Legge di bilancio e i tanti problemi che le famiglie italiane aspettano di vedere risolti, ci si aspetta dalla politica meno chiacchiere e più fatti".
"Meno chiacchiere e più fatti", aggiunge Franceschini, evidenziando una convergenza con il premier Conte e con il neo ministro degli Esteri Di Maio sul fatto "che un governo di coalizione deve cercare la sintesi sugli argomenti e non perdersi nello scontro continuo tra le forze politiche. Può capitare e presumibilmente capiterà ma è lo spirito che conta". "Per risolvere i problemi delle persone bisogna andarsi incontro, ascoltarsi e cercare pazientemente la sintesi di ogni problema" conclude Franceschini.
"Abbiamo ribadito, e su questo c'è stata condivisione anche con Conte e Di Maio, il fatto che un Governo di coalizione deve cercare la sintesi sugli argomenti, non perdersi nello scontro continuo tra le forze politiche che lo compongono". Così il nuovo ministro della Cultura ed esponente del Pd, Dario Franceschini, al termine della prima riunione del Consiglio dei ministri. "Può capitare, e presumibilmente capiterà - ha concesso Franceschini - ma è lo spirito che conta. Per risolvere i problemi delle perone bisogna andarsi incontro, ascoltarsi, cercare pazientemente la sintesi su ogni problema". Per l'esponente del Pd, la prima riunione dell'Esecutivo si è tenuta in un clima "di volontà e collaborazione. Sappiamo perfettamente che le forze politiche che oggi sostengono questo Governo si sono contrapposte duramente negli anni passati. E' un percorso difficile ma ciò che conta è lo spirito con cui si inizia a lavorare. Sappiamo di avere una responsabilità forte sulle spalle per il Paese, per affrontare la Legge di bilancio e i tanti problemi che le famiglie italiane aspettano di vedere risolti, ci si aspetta dalla politica meno chiacchiere e più fatti".