Sull'Autonomia ci sono preoccupazioni anche da Confindustria
Sull'Autonomia di Calderoli, Confindustria "e' stata chiarissima", esprimendo pubblicamente "non poche preoccupazioni. Dalla gestione di competenze strategiche come le infrastrutture energetiche e il commercio con l'estero alla determinazione dei Lep, fino alla sostenibilita' finanziaria: al progetto della destra non hanno risparmiato critiche". Lo comunica in una nota la deputata Silvia Roggiani, Segretaria regionale Pd Lombardia.
"Lo hanno fatto nel corso delle audizioni parlamentari e anche pubblicamente in diverse occasioni. L'unico che non se ne e' accorto e' il Presidente di Regione Lombardia Fontana, al quale sono sfuggiti anche i giudizi della Cei, dell'Abi, dello Svimez, delle rappresentanze sindacali. In poche parole di tutto il Paese, compresi i suoi cittadini che in queste settimane si stanno mobilitando in massa contro una pseudo-riforma che danneggia l'Italia e il nord. Prima di chiedere maggiore autonomia, Fontana dovrebbe dimostrare di saper gestire le competenze che gia' possiede, a partire dai trasporti, che in Lombardia non sono all'altezza di un Paese civile, e dalla sanita', che continua a mostrare gravi inefficienze" conclude Roggiani.
"Lo hanno fatto nel corso delle audizioni parlamentari e anche pubblicamente in diverse occasioni. L'unico che non se ne e' accorto e' il Presidente di Regione Lombardia Fontana, al quale sono sfuggiti anche i giudizi della Cei, dell'Abi, dello Svimez, delle rappresentanze sindacali. In poche parole di tutto il Paese, compresi i suoi cittadini che in queste settimane si stanno mobilitando in massa contro una pseudo-riforma che danneggia l'Italia e il nord. Prima di chiedere maggiore autonomia, Fontana dovrebbe dimostrare di saper gestire le competenze che gia' possiede, a partire dai trasporti, che in Lombardia non sono all'altezza di un Paese civile, e dalla sanita', che continua a mostrare gravi inefficienze" conclude Roggiani.
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