Fermare le guerre
Le guerre in Ucraina e Medio Oriente minacciano di "coinvolgere la comunita' internazionale" e "vanno fermate". L'appello, netto, di Sergio Mattarella arriva nel giorno in cui l'Italia celebra l'unita' nazionale, la Costituzione, l'inno e la bandiera. Il messaggio del capo dello Stato, che chiede il "ripristino del rispetto dei diritti umani e del diritto" sul piano internazionale, e' accompagnato anche da un richiamo, altrettanto netto, ai valori di "unita' e collaborazione" tra le istituzioni, a livello nazionale, e al ruolo svolto dall'integrazione europea come "cornice di garanzia" delle domande di "democrazia e giustizia sociale" contenute nei "venti di indipendenza e liberta' che attraversarono l'Europa nei secoli scorsi".
"Il 17 marzo celebriamo il 163mo anniversario di nascita del nostro Paese, al quale le battaglie che vi fecero seguito in tutto l'arco del Risorgimento avrebbero consentito di essere finalmente unito", ricorda il capo dello Stato, che stamane ha deposto una corona di alloro davanti al milite ignoto durante una cerimonia all'Altare della patria.
"La giornata dell'Unita' nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera riassume i valori di indipendenza, sovranita' popolare, liberta', giustizia, pace, coniugati in oltre un secolo e mezzo di percorso impervio e difficile e mirabilmente riassunti nella Costituzione repubblicana", sottolinea Mattarella, ricordando come "generazioni generose furono protagoniste del nostro essere Italia, sino a quelle che, senza esitazioni, seppero scegliere la causa della Liberazione nella Seconda guerra mondiale". "E, oggi, Costituzione, inno degli italiani e Tricolore simboleggiano la Repubblica italiana - aggiunge -. Piu' vero sara' l'ideale della nostra unita', piu' ricco di opportunita' sara' l'avvenire del popolo italiano. Le istituzioni sono chiamate, per prime, a dare esempio di collaborazione e responsabilita', di unione nel servizio al bene comune".
"Il 17 marzo celebriamo il 163mo anniversario di nascita del nostro Paese, al quale le battaglie che vi fecero seguito in tutto l'arco del Risorgimento avrebbero consentito di essere finalmente unito", ricorda il capo dello Stato, che stamane ha deposto una corona di alloro davanti al milite ignoto durante una cerimonia all'Altare della patria.
"La giornata dell'Unita' nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera riassume i valori di indipendenza, sovranita' popolare, liberta', giustizia, pace, coniugati in oltre un secolo e mezzo di percorso impervio e difficile e mirabilmente riassunti nella Costituzione repubblicana", sottolinea Mattarella, ricordando come "generazioni generose furono protagoniste del nostro essere Italia, sino a quelle che, senza esitazioni, seppero scegliere la causa della Liberazione nella Seconda guerra mondiale". "E, oggi, Costituzione, inno degli italiani e Tricolore simboleggiano la Repubblica italiana - aggiunge -. Piu' vero sara' l'ideale della nostra unita', piu' ricco di opportunita' sara' l'avvenire del popolo italiano. Le istituzioni sono chiamate, per prime, a dare esempio di collaborazione e responsabilita', di unione nel servizio al bene comune".