È impossibile tenere due stadi
Articolo del Giorno.
"È impossibile immaginare di tenere due stadi". Il sindaco Giuseppe Sala va a Roma per il convegno “Partecipazione alla polis: tra mito e realtà’’ e parla del futuro dello stadio Meazza e del progetto di Milan e Inter di un nuovo stadio a San Siro. Dopo l’apertura del primo cittadino alla proposta che gli era stata illustrata una settimana fa a Palazzo Marino dal senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa sul doppio stadio nell’area di San Siro e il dialogo di Sala con i vertici di Milan e Inter, l’ipotesi di tenere la Scala del Calcio e costruire il nuovo impianto sembra definitivamente scartata.
Sì, perché il numero uno di Palazzo Marino in trasferta nella Capitale spiega che il dibattito pubblico sul nuovo stadio voluto dalle società rossonera e nerazzurra "può essere importante perché il dibattito in generale sullo stadio è una delle cose più emotive e meno razionali che c’è. Dal nostro punto di vista è importante riportare tutto alla razionalità e spiegare perché, ad esempio, è impossibile immaginare di tenere due stadi". Niente doppio impianto, anche perché "i costi di gestioni del Meazza sono altissimi", aggiunge Sala, che subito dopo delinea l’iter amministrativo per arrivare a una decisione su San Siro: "Bisogna porre fine a questa discussione con il fatto che la Giunta darà il suo consenso al progetto. Seguiranno il progetto esecutivo e la conferenza dei servizi a livello regionale perché lì ci sarà anche una parte commerciale. Poi si andrà in Consiglio comunale che prenderà la sua decisione".
Resta l’incognita del referendum abrogativo sulla delibera che eventualmente darà il via libera al nuovo stadio a San Siro e alla demolizione della Scala del calcio. La possibilità è concessa dallo Statuto del Comune ai cittadini, ma il sindaco è convinto che la consultazione popolare potrebbe essere evitata: "Il ricorso ad un referendum è un caso estremo, io spero che il dibattito pubblico sia alternativo ad un referendum, perché altrimenti perderebbe significato questo dibattito. Io sono positivo su questo passaggio e credo sia necessario e utile per noi". Durante il convegno romano, Sala ha parlato anche dei fondi del Pnrr e delle recenti polemiche tra la premier “in pectore’’ Giorgia Meloni e il premier in carica Mario Draghi: "Non è vero, come qualcuno dice, che sul Pnrr siamo in ritardo, ma i costruttori mi dicono che per fare le opere devono spendere il 30% in più e i Comuni hanno meno soldi. Il ritardo potrà portarcelo la situazione esterna".
"È impossibile immaginare di tenere due stadi". Il sindaco Giuseppe Sala va a Roma per il convegno “Partecipazione alla polis: tra mito e realtà’’ e parla del futuro dello stadio Meazza e del progetto di Milan e Inter di un nuovo stadio a San Siro. Dopo l’apertura del primo cittadino alla proposta che gli era stata illustrata una settimana fa a Palazzo Marino dal senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa sul doppio stadio nell’area di San Siro e il dialogo di Sala con i vertici di Milan e Inter, l’ipotesi di tenere la Scala del Calcio e costruire il nuovo impianto sembra definitivamente scartata.
Sì, perché il numero uno di Palazzo Marino in trasferta nella Capitale spiega che il dibattito pubblico sul nuovo stadio voluto dalle società rossonera e nerazzurra "può essere importante perché il dibattito in generale sullo stadio è una delle cose più emotive e meno razionali che c’è. Dal nostro punto di vista è importante riportare tutto alla razionalità e spiegare perché, ad esempio, è impossibile immaginare di tenere due stadi". Niente doppio impianto, anche perché "i costi di gestioni del Meazza sono altissimi", aggiunge Sala, che subito dopo delinea l’iter amministrativo per arrivare a una decisione su San Siro: "Bisogna porre fine a questa discussione con il fatto che la Giunta darà il suo consenso al progetto. Seguiranno il progetto esecutivo e la conferenza dei servizi a livello regionale perché lì ci sarà anche una parte commerciale. Poi si andrà in Consiglio comunale che prenderà la sua decisione".
Resta l’incognita del referendum abrogativo sulla delibera che eventualmente darà il via libera al nuovo stadio a San Siro e alla demolizione della Scala del calcio. La possibilità è concessa dallo Statuto del Comune ai cittadini, ma il sindaco è convinto che la consultazione popolare potrebbe essere evitata: "Il ricorso ad un referendum è un caso estremo, io spero che il dibattito pubblico sia alternativo ad un referendum, perché altrimenti perderebbe significato questo dibattito. Io sono positivo su questo passaggio e credo sia necessario e utile per noi". Durante il convegno romano, Sala ha parlato anche dei fondi del Pnrr e delle recenti polemiche tra la premier “in pectore’’ Giorgia Meloni e il premier in carica Mario Draghi: "Non è vero, come qualcuno dice, che sul Pnrr siamo in ritardo, ma i costruttori mi dicono che per fare le opere devono spendere il 30% in più e i Comuni hanno meno soldi. Il ritardo potrà portarcelo la situazione esterna".
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