Gioco legale e sostenibile: nuove proposte di responsabilità sociale

Permettetemi di iniziare con un appello che non mi stancherò mai di lanciare. Chiamiamo la dipendenza con il proprio nome: gioco d'azzardo patologico e non ludopatia, perché è una dipendenza e va curata con protocolli che devono prevedere servizi nei presidi sanitari, a partire dai SERD.

Linee guida nazionali indicate dal Ministero della Salute, formazione dei gestori e sanzioni nei confronti di coloro che non rispettano le regole, tavoli con il settore industriale per il gioco legale, contro l'illegalità, questi sono i punti cardine sui quali fare leva.

Esprimo rammarico per la scelta di non inserire per ora il tema del gioco nella delega fiscale, quel famoso articolo 14 che poteva essere l'inizio di un nuovo sistema di regole e di protezioni.

Non bisogna comunque dimenticare il peso sociale del gioco e, in particolare, il potere invitante del gioco verso i giovani. Serve insomma, una riforma complessiva che tuteli i minori e i soggetti a rischio ma, attenzione, non solo dalle slot ma dall'online e da giochi più radicali. Da questo punto di vista saprete sicuramente è stato depositato in Senato un Disegno di legge di cui sono co-firmataria che intende riproporre in aula il tema della riforma del settore. E' un passo importante che deve essere compiuto perché credo sia indispensabile una adeguata regolamentazione del gioco legale e una efficace lotta al gioco illegale.

Con il ddl è nostra intenzione far ripartire il tavolo della riforme del settore dopo il grande lavoro che è stato fatto. Insomma, non è mia, nostra, intenzione stare con le mani in mano e sono fiduciosa che potremo portare a temine questo obiettivo. Anzi, spero che entro l'autunno il testo possa arrivare in prima lettura al Senato per poi consegnarlo alla Camera prima di Natale. Sarebbe un bel regalo agli italiani.

Ho accennato alcuni punti sui quali, come su altri, sono sicura avremo altre occasioni di incontro e di confronto.