Nel Pd Letta ha il sostegno di tutti
"La segreteria di Letta dopo il voto non sarà vacillante in nessun caso". Così Dario Franceschini smentisce, in un'intervista a La Stampa "la falsa descrizione della destra" che nel Pd ci siano problemi: "Letta lo abbiamo chiamato tutti in un momento difficile per il partito. È venuto e lo sta guidando con efficacia, in modo collegiale, ogni scelta, giusta o sbagliata che sia, la stiamo facendo tutti insieme. C'è stato raramente nella storia del Pd un momento di unità sostanziale come questo". Del M5s Franceschini dice: "Sono stati loro a mollare noi!".
Poi aggiunge: "Abbiamo avuto un problema enorme sulla caduta del governo Draghi, abbiamo distanze sui contenuti, specie ora che stanno esasperando i toni, ma loro non sono la destra di Meloni e Salvini".
Il ministro dem invita a guardare oltre i sondaggi: "C'è molta gente che ancora non ha deciso e quindi ci sono tutti gli elementi per costruire una grande rimonta". E, aggiunge, "credo che le persone valuteranno bene a chi mettere in mano il Paese. Se tutto va bene, un governo si formerà a fine ottobre. Ci sarà da fare subito una legge di bilancio complicata, ci sarà la rata del Recovery plan che scade a dicembre e le relative riforme da attuare. C'è la guerra in Ucraina, ci vogliono spalle robuste. A destra sono bravi a fare le campagne e disastrosi a governare". "Anche se vincono, dopo un mese saranno in grave crisi - prosegue -. Il Paese ha capito che servono competenze e serietà, sul modello Draghi e Letta. E questo, nella parte di elettorato con la testa sulle spalle, conterà molto".
Poi aggiunge: "Abbiamo avuto un problema enorme sulla caduta del governo Draghi, abbiamo distanze sui contenuti, specie ora che stanno esasperando i toni, ma loro non sono la destra di Meloni e Salvini".
Il ministro dem invita a guardare oltre i sondaggi: "C'è molta gente che ancora non ha deciso e quindi ci sono tutti gli elementi per costruire una grande rimonta". E, aggiunge, "credo che le persone valuteranno bene a chi mettere in mano il Paese. Se tutto va bene, un governo si formerà a fine ottobre. Ci sarà da fare subito una legge di bilancio complicata, ci sarà la rata del Recovery plan che scade a dicembre e le relative riforme da attuare. C'è la guerra in Ucraina, ci vogliono spalle robuste. A destra sono bravi a fare le campagne e disastrosi a governare". "Anche se vincono, dopo un mese saranno in grave crisi - prosegue -. Il Paese ha capito che servono competenze e serietà, sul modello Draghi e Letta. E questo, nella parte di elettorato con la testa sulle spalle, conterà molto".