Ai cittadini interessa che si risolvano i problemi, non le manovre dei partiti
Intervento di Franco Mirabelli in Tv a 7Gold.
Penso che dobbiamo sempre essere molto rispettosi dei travagli interni alle altre forze politiche e penso anche che comunque la politica non può presentarsi ai cittadini parlando di temi come le scissioni, che possono anche interessare poco.
Credo che oggi i problemi siano soprattutto il far capire come interveniamo per ridurre il costo delle bollette, per aiutare le imprese durante la crisi, per aiutare il lavoro.
Credo che la politica debba concentrarsi su questi temi - e lo sta facendo in Parlamento - e dare ai cittadini l’idea che la politica si occupi di loro perché questo è il nostro compito.
Prendiamo atto che c’è stata una scissione nei gruppi parlamentari di M5S. Non mi pare che questa scissione abbia effetti sulla tenuta del Governo, che mi pare continui ad avere una maggioranza ampia e solida: né Di Maio né Conte si collocano fuori dal Governo.
La discussione sul centro ritorna troppo spesso nel nostro Paese e non è appassionante, anche perché non è legata a proposte politiche concrete di soluzioni dei problemi.
Inoltre, penso che, soprattutto con la legge elettorale vigente, alla fine, bisognerà proporre ai cittadini due schieramenti e, come hanno fatto negli ultimi anni e alle amministrative, i cittadini sceglieranno tra questi, o il centrodestra o il centrosinistra.
Noi siamo impegnati ad aggregare un centrosinistra il più ampio possibile e, quindi, in questo senso, parleremo con tutti.
Di fronte alla situazione preoccupante che c’è, con la guerra, la pandemia che non finisce, la crisi che consegue a tutto questo, l’inflazione e l’aumento dei prezzi, delle scissioni e, complessivamente, delle manovre politiche di posizionamento dei partiti interessa poco ai cittadini, soprattutto se sono mosse totalmente scollegate dalle proposte per affrontare i problemi veri.
Credo che il Parlamento stia facendo molte cose per cercare di evitare che l’autunno sia difficile per gli italiani.
Stiamo lavorando per tenere sotto controllo i prezzi delle materie prime e i prezzi dell’energia; con il Decreto Aiuti stiamo dando un contributo anche economico alle famiglie per farvi fronte.
Stiamo mettendo in campo una serie di misure per far sì che non si verifichi lo scenario secondo cui il prossimo inverno non avremo sufficienti risorse per scaldare le nostre case.
Questo deve fare la politica.
Ci dobbiamo occupare di questo e ce ne stiamo occupando.
Sono abbastanza ottimista perché è vero che nel Governo ci sono forze politiche che hanno orientamenti molto diversi, però, mi pare che sul tema economico e energetico, il tema del lavoro e di aiutare le famiglie e le imprese di fronte alla crisi ci possono anche essere ricette diverse ma complessivamente c’è un’attenzione da parte di tutta la maggioranza molto significativa.
I rischi che la crisi comporti effetti dannosi sul Paese ci sono ma stiamo lavorando affinché non ricadano sulle famiglie, soprattutto su quelle più povere.
Penso che dobbiamo sempre essere molto rispettosi dei travagli interni alle altre forze politiche e penso anche che comunque la politica non può presentarsi ai cittadini parlando di temi come le scissioni, che possono anche interessare poco.
Credo che oggi i problemi siano soprattutto il far capire come interveniamo per ridurre il costo delle bollette, per aiutare le imprese durante la crisi, per aiutare il lavoro.
Credo che la politica debba concentrarsi su questi temi - e lo sta facendo in Parlamento - e dare ai cittadini l’idea che la politica si occupi di loro perché questo è il nostro compito.
Prendiamo atto che c’è stata una scissione nei gruppi parlamentari di M5S. Non mi pare che questa scissione abbia effetti sulla tenuta del Governo, che mi pare continui ad avere una maggioranza ampia e solida: né Di Maio né Conte si collocano fuori dal Governo.
La discussione sul centro ritorna troppo spesso nel nostro Paese e non è appassionante, anche perché non è legata a proposte politiche concrete di soluzioni dei problemi.
Inoltre, penso che, soprattutto con la legge elettorale vigente, alla fine, bisognerà proporre ai cittadini due schieramenti e, come hanno fatto negli ultimi anni e alle amministrative, i cittadini sceglieranno tra questi, o il centrodestra o il centrosinistra.
Noi siamo impegnati ad aggregare un centrosinistra il più ampio possibile e, quindi, in questo senso, parleremo con tutti.
Di fronte alla situazione preoccupante che c’è, con la guerra, la pandemia che non finisce, la crisi che consegue a tutto questo, l’inflazione e l’aumento dei prezzi, delle scissioni e, complessivamente, delle manovre politiche di posizionamento dei partiti interessa poco ai cittadini, soprattutto se sono mosse totalmente scollegate dalle proposte per affrontare i problemi veri.
Credo che il Parlamento stia facendo molte cose per cercare di evitare che l’autunno sia difficile per gli italiani.
Stiamo lavorando per tenere sotto controllo i prezzi delle materie prime e i prezzi dell’energia; con il Decreto Aiuti stiamo dando un contributo anche economico alle famiglie per farvi fronte.
Stiamo mettendo in campo una serie di misure per far sì che non si verifichi lo scenario secondo cui il prossimo inverno non avremo sufficienti risorse per scaldare le nostre case.
Questo deve fare la politica.
Ci dobbiamo occupare di questo e ce ne stiamo occupando.
Sono abbastanza ottimista perché è vero che nel Governo ci sono forze politiche che hanno orientamenti molto diversi, però, mi pare che sul tema economico e energetico, il tema del lavoro e di aiutare le famiglie e le imprese di fronte alla crisi ci possono anche essere ricette diverse ma complessivamente c’è un’attenzione da parte di tutta la maggioranza molto significativa.
I rischi che la crisi comporti effetti dannosi sul Paese ci sono ma stiamo lavorando affinché non ricadano sulle famiglie, soprattutto su quelle più povere.
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