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I rapporti con l'Oriente

Written by Marina Berlinghieri.

Articolo di Marina Berlinghieri.

Nella sala Zuccari del Senato, si celebrano i 50 anni dell’Istituto italo cinese. Una bellissima occasione per ricordare il senatore Vittorino Colombo una delle figure politiche di spicco della rinascita italiana del dopoguerra e che tra i primissimi in Italia attivò un proficuo scambio culturale con la Cina, aprendo una strada strategica nei rapporti del nostro paese con l’Oriente.
Il mio intervento:

Cari Amici,
è un grande onore per me prendere la parola qui con voi, oggi, per i 50 anni dell’Istituto Italo-Cinese.
Già il titolo “un presente che viene da lontano” ci richiama al fatto che siamo dentro a una storia che viene prima di noi, alla responsabilità di rimanere fedeli nel presente agli ideali e agli obiettivi per i quali Vittorino Colombo ha dato vita all’Istituto e, per analogia, all’Associazione Parlamentare “amici della Cina” di cui mi onoro di far parte.
Ideali che vorrei qui richiamare con voi, perché ci aiutano a continuare il nostro lavoro insieme. Rileggendo gli scritti di Vittorino Colombo si comprende come abbia affrontato il rapporto con la Cina all’insegna di alcuni valori che, prendendo a prestito una riflessione di Mons Delpini, Arcivescovo di Milano, potremmo così riassumere:
- Inclinazione alla Simpatia come attitudine “preliminare”. Prima di andare in un Paese diverso dal proprio per cercare incontri e stabilire rapporti, ci deve essere un desiderio, una disposizione del cuore e della mente a conoscere, condividere, a lasciarsi sorprendere; a presupporre che valga la pena mettersi in cammino. Simpatia che spesso si avvia dalla scoperta di un’opera d’arte, di un prodotto della tecnica, dalla lettura di un libro, dal racconto di una storia, dall’incontro con una persona, ma che ha le sue radici nel concetto molto prezioso della Fraternità Universale.
- Umiltà: come atteggiamento personale che nasce dalla consapevolezza che siamo tutti incompleti e che l’incontro con gli altri sempre dà e insegna qualcosa.
Se questo atteggiamento personale “abita” coloro che nelle istituzioni hanno il compito di far incontrare grandi tradizioni culturali come quella occidentale e quella cinese, ecco allora che l’incontro diviene occasione autentica di dialogo, durante il quale ciascuno conosce l’altro e, nel rispetto reciproco, prova a capire come si può “camminare insieme” per costruire un futuro migliore.
- L’Amicizia, sempre evocata nei nostri incontri – formali e informali – resa possibile dalla simpatia e dall’umiltà, è quel modo di rapportarsi agli altri all’insegna della gratuità, del vivere il rapporto con le persone senza avere come priorità un vantaggio, un piacere, un risultato. Nella sua forma nobile, quella che deve caratterizzare le nostre relazioni, l’amicizia è rapporto rispettoso e reciproco tra pari, che incoraggia ad andare oltre, a imparare gli uni dagli altri, a contribuire insieme a rendere migliore il contesto ambientale, sociale ed economico.
- E infine la Pazienza, una virtù difficile da esercitare nel nostro tempo in cui tutto corre e cambia molto in fretta. Permeare i nostri rapporti di pazienza, significa dare la possibilità al tempo che passa di divenire “occasione” perché le cose possano maturare con i loro tempi e secondo modalità rispettose della diversità che ciascuno di noi porta con sé. Pazienza che dobbiamo reciprocamente esercitare come forma di intelligenza, del saper aspettare, del riconoscere gli uni verso gli altri, porte aperte e strade nuove, anche dopo momenti in cui il cammino insieme sembra interrotto.
Cari amici Italiani e Cinesi, abbiamo dunque una “mappa”, una strada tracciata, che ci arriva da lontano, dal lavoro fatto da Vittorino Colombo insieme a tanti amici Cinesi. Lungo questo sentiero, dobbiamo continuare a costruire percorsi e a compiere nuovi viaggi.
Siamo tutti consapevoli di quanto sia importante continuare a lavorare alla costruzione di ponti, alla conoscenza reciproca, guidati da empatia, rispetto, sentimenti di fiducia e di amicizia.
Abbiamo il dovere, soprattutto nella difficoltà del momento presente, di continuare l’opera di Vittorino Colombo che, nella fermezza sui principi e sugli ideali in cui credeva, ha saputo far compiere enormi passi avanti ai rapporti istituzionali tra i nostri Paesi e alla conoscenza reciproca dei nostri popoli.
Ritrovarci oggi qui tutti insieme a rappresentare l’importanza della sua eredità di pensiero e a richiamarne il valore per la costruzione di un futuro migliore, rappresenta un grande segno di speranza.

Per seguire l'attività di Marina Berlinghieri: sito web

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