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Il nuovo volto dell’area della stazione Centrale di Milano

Written by La Stampa.

Articolo pubblicato da La Stampa.

Entro il 2026 chi transiterà nella zona della stazione centrale di Milano avrà di fronte un'immagine completamente nuova della città. Parte da qui Mi.C, ovvero il progetto che comprende non solo la riqualificazione di piazza Luigi Di Savoia ma anche la ristrutturazione dell'Hotel Michelangelo, storico albergo nato negli anni '60, prima dismesso e poi reso Covid Hotel durante la pandemia. Sulle sue ceneri nascerà un grattacielo alto 93,5 metri che accoglierà uffici dove potranno lavorare oltre 2mila persone. Un progetto dello studio d’architettura Park Associati. Le caratteristiche del nuovo edificio seguiranno i criteri di sostenibilità ambientale, economia circolare (è previsto ad esempio il reimpiego del calcestruzzo) e risparmio energetico.
L'intervento di riqualificazione terminerà in tempo per le Olimpiadi invernali e può contare su un investimento complessivo di 90 milioni di euro. Grazie agli oneri di urbanizzazione generati (calcolati in circa 4,2 milioni di euro) verrà affiancato alla riqualificazione complessiva di piazza Luigi di Savoia e di alcune strade limitrofe: via Doria davanti all’antica Cascina Pozzobonelli, il tratto di via Scarlatti fino a via Macchi, il tratto di via Lepetit fino all’ex Hotel e una porzione di piazza Duca d’Aosta. «Questo intervento dimostra il grande fermento che c'è ancora a Milano nonostante le grandi difficoltà, Milano non si ferma» dichiara l'assessore alla rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi. «L'interscambio trasversale tra passato, presente e futuro fa di MI.C un progetto coraggioso che punta a rigenerare la polarità urbana della Stazione Centrale. Una torre ad uffici che si specchia nel grattacielo Pirelli e che guarda alla storia della città che fu, reinterpretandone il carattere e trasportandola verso ciò che verrà» spiega il progettista Michele Rossi. Il project manager di Finleonardo, Diego Imperiale, precisa che l'edificio che nascerà sarà il «simbolo della rinascita di Milano».
Oltre alla nuova Torre è prevista anche la creazione di nuove aree verdi, una razionalizzazione delle soste e dell’area taxi, una nuova velostazione e la generale riqualificazione degli spazi pubblici. Questi alcuni numeri: 22mila metri quadrati di spazio pubblico riqualificato, 2.200 persone che lavoreranno nella Torre, 200 quelle impegnate nella sua costruzione (oltre a mille nell’indotto), 22 piani fuori terra (più 4 interrati), 65 nuovi alberi piantumati, 1.350 metri quadrati di area verde riqualificata cui se ne aggiungono 900 nuovi, 200 lavoratori occupati nella riqualificazione della zona, 108 nuovi posti auto interrati.
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