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Energia e misure europee: stoccaggi, acquisti e tetto ai prezzi

Written by Patrizia Toia.

Articolo di Patrizia Toia, eurodeputata e membro del negotiating team per il Regolamento sulla sicurezza dell’approvvigionamento di gas, pubblicato dal Corriere della Sera.

Anche se il tema clou è l’embargo del gas dalla Russia, rimane centrale il prezzo dell’energia e del gas da qualunque paese lo si importi. Le risposte possibili ci sono, ma è una sfida che possiamo vincere solo se l'Europa si muove unita. Le risposte sono: stoccaggi coordinati, acquisti comuni e un'azione decisa sul tetto al prezzo del gas per evitare che la speculazione aggravi una situazione economica già molto critica. In Parlamento abbiamo accettato di agire con procedura d’urgenza per approvare un Regolamento sulla sicurezza del gas attraverso un “negotiatiating team” di cui sono membro.
È fondamentale che l'Unione europea, unita, riesca a superare la frammentazione degli Stati, soprattutto con i “joint procurement mechanism”, cioè gli acquisti comuni, che permetterebbero di usare il maggiore peso negoziale europeo per diversificare i fornitori di gas e tenere bene sotto controllo i prezzi di acquisto ormai saliti alle stelle, E, inoltre, sia in grado di utilizzare in modo coordinato e solidale, le diverse capacità di stoccaggio che hanno gli Stati membri in un’ottica di condivisione. La misura più urgente, però, resta quello del tetto al prezzo del gas, perché le impennate degli ultimi mesi dei prezzi delle energie stanno colpendo duramente le famiglie, soprattutto quelle a basso reddito, e le imprese, principalmente le piccole e medie imprese che lavorano nella manifattura, già in difficoltà per i rincari dei prezzi e la scarsa reperibilità delle materie prime. Si tratterebbe inoltre della misura più efficace per mettere un freno all'inflazione, riequilibrare lo choc asimmetrico sulle economie europee causato dalla guerra in Ucraina e ridurre le entrate della Russia, ma anche degli altri Paesi fornitori. Ci troviamo in circostanze eccezionali che già ora distorcono qualsiasi sana dinamica economica, come succede in ogni guerra. In questi contesti tocca allo Stato garantire delle condizioni di stabilità, per quanto possibile, per permettere al libero mercato e alle imprese di fare il proprio lavoro, anche mettendo un freno alle speculazioni eccessive come quelle sulla piattaforma del gas di Amsterdam che in questo momento beneficiano l'Olanda nel famoso TTF su cui bisognerà far luce per avere più trasparenza e più informazioni. Quando il mercato, o una parte di esso, “fa saltare l'economia” delle imprese e delle famiglie occorre intervenire. Oserei dire che, in questo caso, governare il mercato farà bene al mercato stesso.

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